Il webinar organizzato dalla Società Agraria di Lombardia il 23 febbraio nell’ambito di “Demo-farm”. Il webinar aveva l’obiettivo di formare circa l’adozione di tecniche e strumenti di mitigazione dei rischi del’uso di prodotti fitosanitari. Il progetto è cofinanziato da Regione Lombardia ed ha per capofila la Provincia di Pavia. A questi si aggiungono come partners il DSTA dell’Università di Pavia, Agricola 2000 e la Società Agraria di Lombardia. Sebbene, l’obiettivo sia in origine finalizzato all’individuazione di linee guida per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari nelle Aree Natura 2000, le indicazione tecnico-operative che ne emergono sono generali.
UN CICLO DI INCONTRI
Nei precedenti incontri e webinar sono stati affrontati temi di interesse generale nell’ottica dell’approccio integrato alla protezione fitosanitaria:
- il 22 giugno 2021 si è illustrato il percorso autorizzativo e distributivo di un prodotto fitosanitario;
- il 15 luglio -in un incontro in presenza presso l’azienda dimostrativa Cascina Buscaiolo di Cozzo- sono stati esposti alcuni sistemi per la corretta gestione delle attrezzature per la distribuzione;
- il 22 luglio sono stati discussi online i sistemi di monitoraggio e controllo di elateridi e diabrotica e di gestione della flora infestante del mais;
- il 16 novembre – ancora in presenza presso Cascina Buscaiolo – sono stati richiamate le procedure per il controllo funzionale e la corretta regolazione – taratura delle macchine.
LE MISURE DEL PSR E LE FASCE TAMPONE
L’ultimo webinar ha avuto tre relatori. Andrea Cantatore del Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia ha illustrato le nuove disposizioni del cosiddetto PAR. Disposizioni declinate attraverso la DGR 5836 del 29 dicembre 2021 che aggiorna le linee guida contenute nella DGR 1376/2019. Novella Bruno della DG Agricoltura della Lombardia ha informato circa le disposizioni contenute nel nuovo bando per l’accesso alle misure 4.4.01 e 4.4.02 del PSR. Il bando, aperto dal 16 febbraio al 2 maggio di quest’anno, consente di ottenere finanziamenti fino al 100% della spesa ammissibile per la realizzazione di siepi, filari o di fasce tampone.
La loro funzione è contenere la deriva e i rischi di contaminazione di corpi idrici superficiali. Tra gli obiettivi c’è anche il finanziamento al 100% fino a 30 mila euro per l’impianto di sistemi di abbattimento dell’inquinamento puntiforme dovuto al lavaggio delle attrezzature per la distribuzione degli agroframaci (i cosiddetti “biobed”).
QUATTRO SISTEMI PER LO SMALTIMENTO ACQUE DI LAVAGGIO
Paolo Balsari (DISAFA dell’Università di Torino) ha illustrato le diverse tipologie di sistemi riconducibili in quattro categorie. Si va dai sistemi che effettuano una biodegradazione delle acque reflue e di lavaggio su superficie dedicata (“biobed” e successive evoluzioni) ai sistemi per evaporazione/disidratazione. A questi si aggiungono la degradazione fisico-chimica e la degradazione fotocatalitica. Tutti presentano punti di forza o di debolezza legati al costo di impianto, di gestione o di smaltimento delle sostanze contaminate.
RISULTATI DEL PROGETTO DEMOFARM
Il webinar ha fatto emergere la necessità di armonizzare la normativa -come particolarmente sottolineato da Balsari- in particolare per quanto riguarda gli aspetti autorizzativi. Al tempo stesso ha consentito di chiarire alcuni aspetti controversi. Ad esempio quello relativo agli immancabili “tre preventivi” che Regione Lombardia richiede in questi casi, e che sono di fatto impossibili da fornire data la non comparabilità dei sistemi alternativi. Su questo, Bruno ha chiarito che sarà sufficiente allegare alla domanda di contributo una relazione tecnica giustificativa della tipologia impiantistica prescelta. Per altri -come quelli relativi alla riduzione della deriva o all’individuazione delle “buffer zones”- forse avranno bisogno di ulteriori approfondimenti.
Il progetto “Demo-farm” proseguirà per tutto il 2022 con ulteriori iniziative sia online che in campo e con una specifica attenzione tanto agli aspetti tecnico-agronomici che a quelli naturalistici delle aziende agricole situate in Aree Natura 2000.