Il Ministero delle Politiche agricole non dimentichi il settore sementiero nelle decisioni che sta per adottare riguardo l’impiego dell’acqua. A rischio c’è la produzione di sementi di mais, girasole e soia. Si tratta di colture altamente strategiche. A chiederlo è Assosementi, l’associazione che rappresenta le aziende sementiere italiane.
GLI EFFETTI SULLA SICCITA’
«Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna sono fra i territori più colpiti dalla scarsità di acqua. Si tratta di Regioni che forniscono al Paese oltre il 30% della produzione agricola nazionale e circa il 50% dell’allevamento», ha dichiarato Eugenio Tassinari, Presidente di Assosementi.
OLTRE 10 000 MILA ETTARI DA COLTURE DA SEME
«Nell’areale padano, una delle zone maggiormente colpite dalla siccità, sono oltre 10.000 gli ettari investiti nella moltiplicazione di sementi. Si tratta di semi di colture di importanza fondamentale per l’alimentazione umana e animale. Sono un asset strategico, fondamentale per garantire il materiale di moltiplicazione per le produzioni del prossimo anno».
Le colture sementiere di queste specie si trovano in un momento particolare del proprio ciclo produttivo. Non garantire il necessario apporto idrico a tali colture ancora per un mese significa compromettere irrimediabilmente le varietà tipicamente coltivate in Italia. È quindi necessario assicurare a dette coltivazioni un’attenzione prioritaria se non si vogliono compromettere anche le produzioni del prossimo anno per mancanza di sementi».