L´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava ha scritto al ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo (nella foto) per sollecitarne l’intervento a tutela della produzione risicola. Fava suggerisce l’applicazione della clausola di salvaguardia prevista dall´articolo 20 del regolamento comunitario 738 del 2008 per fermare le importazioni dall’Asia, in forte crescita. Fava denuncia anche che la Lombardia “sul cui territorio avviene la produzione e la lavorazione della quasi totalità del riso italiano” non è stata coinvolta nell’incontro del 7 novembre del tavolo della filiera risicola, convocato dal Mipaaf per affrontare il problema delle importazioni a dazio zero. All’incontro hanno partecipato invece l’Ente Nazionale Risi, le associazioni dell´industria di trasformazione e le organizzazioni dei produttori. “Le Regioni del Nord – lamenta Fava – nemmeno sono state contattate. Eppure la sola Lombardia vanta una produzione pari al 42% del totale nazionale”. Inoltre, la Regione Lombardia negli ultimi tre anni ha partecipato alla definizione del piano di settore, partecipa al comitato tecnico previsto dall’accordo di filiera sottoscritto il 2 dicembre 2010 e sta fornendo un supporto concreto alla filiera risicola mediante il proprio Piano di Sviluppo Rurale, tanto che le aziende risicole “attingono risorse per circa 6 milioni di euro dal Programma di sviluppo rurale” fanno notare al Pirellone. (18.11.13)
I GIOVANI AMPLIANO LE AZIENDE
In Piemonte si è appena chiuso il bando del Psr 2014-2022 /6.1.1, contributo a fondo perduto per l’insediamento dei giovani agricoltori