Torniamo a scrivere del convegno organizzato dal CREA a Castello d’Agogna (PV), dove Elisa Zampieri ha parlato di una nuova minaccia comparsa di recente nelle risicoltura europea, precisamente in Spagna. Si tratta dell’Apple Snail (Pomacea), una chiocciola d’acqua dolce che sa resistere a condizioni aerobiche avverse ed è capace di cibarsi di alghe, foglie, piccoli animali morti e vegetali freschi come Oryza sativa (sia come semi che come plantule). Qualcuno ricorderà che ne avevamo già parlato nel 2014 (leggi l’articolo).
La sua diffusione inizia nell’America Latina, per poi espandersi in tutto il mondo per diversi motivi, ad esempio in Asia viene mangiata e nel mondo occidentale usata come decorazione per gli acquari (ad oggi questo utilizzo è stato vietato in UE). In Europa è comparsa nel bacino del fiume Ebro, vicino al mare, e si è scoperto che tramite l’acqua marina è possibile contenerla. Tuttavia ciò accresce la salinizzazione dei suoli, che è conseguenza anche dei cambiamenti climatici, ed il riso non gradisce la salinità. Per fortuna, recentemente, sono state ottenute varietà con buona produzione in condizioni tradizionali, migliorate per la tolleranza alla salinità, che potrebbero essere adatte alla coltivazione dove bisogna combattere questo gasteropode. Una nuova problematica, dunque, che ad oggi non sembra ancora essere comparsa nelle nostre risaie ma di cui bisogna ricordarsi. Autore: Ezio Bosso