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«IL GOVERNO STA LAVORANDO CONTRO IL PARLAMENTO»

da | 29 Lug 2016 | NEWS

moneta

massimo gregoriBorse risi nuovamente sotto assedio: il governo si prepara ad assorbirle nelle Commissioni Uniche Nazionali, secondo Medi@rice, l’organizzazione dei mediatori di riso. «Prendiamo atto che, nella seduta della Conferenza Stato – Regioni del 21 luglio 2016, è stato approvato – scrive il presidente Massimo Gregori (foto piccola) – il punto 10 dell’integrazione dell’o.d.g. (presentato il giorno prima della seduta…) che riporta il seguente testo: “Intesa sullo schema di regolamento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, per l’istituzione e le sedi delle Commissioni Uniche Nazionali per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agricolo – alimentare, in attuazione dell’art. 6-bis, comma 1, del Decreto legge 5 maggio 2015, n. 51, recante: “Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali”, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91″.

A questo punto ci chiediamo come mai non sia stata fatta alcuna menzione relativamente alle regole e modalità di contrattazione del riso, in considerazione dell’ordine del giorno di iniziativa del Senatore Stefano Candiani, approvato al Senato della Repubblica il 1° luglio 2015 che, dopo la premessa, recita: “tutto ciò valutato e premesso, impegna il Governo, in sede di adozione del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali delle disposizioni concernenti l’istituzione delle sedi e delle commissioni uniche nazionali per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agricolo alimentare, a tenere conto della peculiarità del settore risicolo, preservando regole e modalità di contrattazione in grado di tutelare la produzione nazionale risicola.”» I mediatori sospettano che, sfruttando la disattenzione estiva per le questioni tecnico-economiche, il governo faccia passare dalle finestra quel che non era riuscito a far passare dalla porta. Non a caso la seduta del 21 luglio doveva svolgersi il 28 ma è stata anticipata dall’esecutivo, senza troppe spiegazioni, in un momento in cui i media erano occupati con questioni economiche e internazionali più importanti. La soppressione delle Borse risi è un argomento che divide agricoltori e industria (che premono per unificare le borse, come potete leggere QUI) ma che divide anche gli agricoltori tra di loro, come dimostrano alcuni articoli che abbiamo pubblicato in passato: dalla posizione della Coldiretti Lombardia, all’opposizione della Confagricoltura di Pavia e a quella della Cia Lombarda… L’ordine del giorno cui fa riferimento Gregori è invece la contromossa del Parlamento (promossa da Medi@rice), intesa a fermare il progetto di soppressione delle Borse risi, come si può leggere QUI.

PAGANINI SOTTO L’ALBERO

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L’offerta, nonostante un aumento nell’investimento di superficie del 37,6%, in seguito all’inserimento in griglia di Paganini, è in difetto

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