Il glifosato è finito. Morto. Sepolto. Monsanto, comprata dalla Bayer è già sparita dal mercato, quanto meno come brand mondiale. La stessa Bayer è stata costretta ad arrendersi alla campagna internazionale contro l’erbicida accusato di essere cancerogeno dall’Oms, mentre altre istituzioni scientifiche sostengono il contrario. Ma questo dibattito ormai è superato, perché la politica ha deciso e il mercato si adegua. O si adeguerà. Campane a morto per il “glifo”, dunque, e l’ultimo rintocco, forse decisivo, è rimbombato ieri nel cielo di Berlino. Deutsche Bahn, le ferrovie dello Stato tedesche, ha dichiarato che non userà più il glifosato sui loro binari e che sta cercando un materiale che possa sostituire il diserbante sotto accusa per i suoi effetti nocivi. «Vogliamo trovare qualcosa di efficace che ci permetta di fare manutenzione sulla nostra rete ferroviaria di 33mila km in maniera ecosostenibile e senza usare il glifosato» ha detto il responsabile dell’infrastruttura di DB al settimanale WirtschaftsWoche. DB è il più grande consumatore di glifosato in Germania: ne compra 65 tonnellate all’anno. La dichiarazione è stata rafforzata dal ministro dell’Ambiente Svenja Schulze: «Il glifosato uccide gli insetti, per questo ne proibiremo l’uso in Germania». Più o meno negli stessi minuti, Bayer annunciava che investirà 5 miliardi di euro nei prossimi dieci anni nello sviluppo di diserbanti alternativi. Per far dimenticare il Roundup e placare il vento, anche giudiziario, che rischia di danneggiare il marchio tedesco.
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost