Non abbiamo armi contro il fusarium, possiamo trattare (ma non sempre funziona) e stare all’erta. Tutravia, sappiamo che la fonte di infezione più importante è il seme. Concia e termotrattamento sono quindi decisivi, ma mentre tutti i chimici concordano sulla scarsità di prodotti a disposizione, non tutti i sementieri sono d’accordo sull’efficacia e sulle controindicazioni della “bollitura”. Discorso diverso per il brusone, una fitopatologia del riso contro cui ci si scontra da decenni e che attanaglia le varietà sensibili. Si sa che il fungo cambia e diventa resistente.
PRIORITA’ DELLA GENETICA
I principi attivi sono disponibili, ma il ruolo primario è sempre più quello della genetica, che riesce a valorizzare le resistenze della pianta alla pyricularia. Sono numerose, infatti, le varietà che sanno difendersi dalle aggressioni del fungo, anche se queste resistenze non sono eterne… Questi sono i messaggi che vengono dal convegno su fusariosi e brusone organizzato il 2 settembre da Stefania Buffa nell’ambito della fiera di Robbio, in collaborazione con Risoitaliano. Il convegno è stato aperto da una relazione scientifica della professoressa Marinella Rodolfi (Università di Pavia) che potete scaricare qui: Gigantismo. L’intero convegno è stato registrato in questo video. (Nella foto grande, il breeder Eugenio Gentinetta e il tecnico Basf Marco Sobrero poco prima dell’inizio del convegno)
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