Il tavolo di filiera del riso incontrerà i funzionari della Commissione europea al Ministero delle politiche agricole per sciogliere i nodi del dossier Cambogia. L’appuntamento precede il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura che si terrà dal 28 al 30 settembre a Milano. Per bloccare l’importazione di riso a dazio zero dalla Cambogia l’Italia ha già chiesto l’introduzione della clausola di salvaguardia presentando a Bruxelles un corposo dossier, realizzato dal governo con il contributo tecnico dell’Ente Risi, un documento che Risoitaliano ha pubblicato negli scorsi mesi. Il dossier è stato presentato ma sembra che l’Ue non frema dal desiderio di aprire un contenzioso legale con i cambogiani che hanno già espresso la loro contrarietà a rivedere gli accordi assunti in base alla direttiva Eba. Secondo i tecnici dell’Ue, il dossier italiano avrebbe qualche punto debole e potrebbe prestarsi ad un lungo contenzioso legale. «Studieremo un testo con i nostri avvocati – ha dichiarato Giovanni Daghetta (foto piccola), presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia) alla Provincia Pavese -. La sopravvivenza della risicoltura italiana ed europea dipende anche dagli incontri di fine estate». Dopo l’incontro romano, martedì 16 settembre l’assessore lombardo all’Agricoltura, Giovanni Fava, incontrerà i rappresentanti della Commissione europea, anche lui per affrontare il problema dal punto di vista tecnico. Poi occhi puntati sul Consiglio informale dei ministri agricoli di Milano. Le federazioni provinciali di Coldiretti, Confagricoltura e Cia sono state invitate a partecipare all’appuntamento milanese di fine settembre con la Commissione europea. «Dovremo predisporre una proposta unitaria – aggiunge Daghetta – che non potrà prescindere dalla reintroduzione del dazio contro le importazioni». (19.08.14)