Mercati stabili, nessuna variazione. Abbiamo incontrato Stefano Pezzoni, pubblico mediatore (vedi il suo sito), per analizzare insieme la situazione attuale. «Acquisti di paddy al rallentatore, consumi di riso ridotti. Ciò che si prevedeva la scorsa settimana si sta verificando» è il suo primo commento.
Qual è stato l’andamento settimanale?
«Ci avviciniamo a dicembre con un mercato poco attivo segno che i prezzi massimi sono già stati raggiunti ed ora si deve sperare nella capacità commerciale delle riserie di riuscire a collocare il riso in Europa nonostante la grande concorrenza dei risi d’importazione extra UE».
In Europa come sta andando?
«La situazione non è affatto rosea. Ci sono alcuni mercati nei paesi europei che stanno acquistando in quantità il riso italiano ma altresí, similmente all’Italia, alcuni settori sono completamente fermi. Il Covid ha cambiato molte tradizionali abitudini: il fermo del turismo è la causa principale di un forte arresto di consumi di alcune varietà. Ora che le riserie hanno fatto qualche scorta (a fatica e a prezzi crescenti) per fare fronte ai prossimi mesi, assistiamo naturalmente ad un rallentamento dei ritiri e delle richieste verso i produttori. Sia Spagna che Grecia si sono mantenuti sulla scia italiana, aumentando di mano in mano le loro quotazioni e, fortunatamente per l’Italia questo è stato positivo. Ricordo un anno in cui l’Italia aumentava in modo sproporzionato rispetto agli altri paesi dell’Unione e ciò contribuì a perdere due/tre mesi di contratti».
E nel resto del mondo?
«I mercati internazionali evidenziano per Pakistan e India prezzi più bassi di luglio, tuttavia vedremo poi a gennaio (all’arrivo dei quantitativi acquistati in ottobre/novembre) le ripercussioni sul consumo di indica».
Analizziamo infine questa settimana, con un occhio a quella entrante…
«Il mercato é posizionato al momento con una domanda costante dell’indica a 35€/q e possibilità di compravendite di tondi generici e tipo ribe a qualcosa meno circa 33-34 euro/qle. Leggermente più cercato il Centauro che ha toccato anche i 37€/q, per rese massime e pagamenti lunghi. Selenio con poco interesse poiché i consumi di sushi sono ai minimi per i vari lockdown europei. I risi da interno sono fermi sui livelli raggiunti con , Carnaroli a 55€/q e i suoi similari a 50€/q, l’Arborio a 50€/q,.mentre i similari sono più richiesti poiché il prezzo è leggermente inferiore. il Cammeo e il Sant’Andrea a 45€/q e il Barone più ricercato a 40€/q». Autore: Martina Fasani (Scarica la Tabella dei prezzi su tutti i mercati del riso)
Se vuoi seguirci sui social, collegati alle nostre pagine Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin