Spesso si concima troppo, con ovvi problemi di tasca e d’ambiente. L’azoto, si sa, si disperde facilmente e anche la pianta, se ne assorbe troppo, risente di squilibri che poi si pagano al momento del raccolto. Questa è la ragione per cui i risicoltori italiani usano Entec®, che da oltre vent’anni è il fertilizzante che ha rivoluzionato la tradizione della concimazione azotata su riso.
Vent’anni di successi per Entec®
Da oltre vent’anni Entec® è il fertilizzante che ha rivoluzionato la tradizione della concimazione azotata, con la molecola DMPP (Dimetilpirazolofosfato) brevettata è stato il primo vero inibitore della nitrificazione utilizzabile su tutte le colture ed ambienti di coltivazione. Ma il successo incontrastato degli Entec® non è solo il DMPP, vediamo perché. Con la tecnologia Entec® la nutrizione è graduale e durevole, la coltura è sempre ben nutrita ma senza i picchi dell’azoto tradizionale, di cui si avvantaggia sempre e solo il “brusone”. Sono i benefici specifici di Entec® che permettono di gestire al meglio anche le varietà più esigenti o dove si vuole “spingere” al massimo. Si può così collocare il trattamento fungino – operazione preventiva indispensabile – con minore affanno e migliore efficacia.
I risicoltori più esperti sanno che per l’avvio ottimale del riso è fondamentale partire col piede giusto, con la migliore strategia di concimazione e diserbo. Negli ultimi anni, molti di loro hanno individuato nei concimi Entec® la risposta migliore. Sono concimi con azoto stabilizzato dall’originale inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP, la tecnologia Entec® è ancora oggi, dopo oltre vent’anni, la più avanzata perché permette di migliorare l’efficienza dell’azoto già a concentrazioni molto basse, senza lasciare residui, riducendo il rischio di carenze o eccessi molto pericolosi per il riso nelle fasi successive.
Crescita omogenea dei culmi, aumento del numero di culmi, colorazione verde intenso sono i segni riconoscibili della concimazione con Entec® e Flexammon® con formulazioni specificamente sviluppate per il riso a base di azoto ureico e potassio. Per la semina a file interrate le possibilità si ampliano perché, prima della sommersione il riso può intercettare anche l’azoto nitrico, quindi l’applicazione di fondo si può realizzare con un complesso NPK Entec® o Flexammon®, di qualità impeccabile, con cui si soddisfano anche le esigenze in fosforo completamente solubile, da tempo un elemento troppo trascurato.
La concimazione di copertura è determinante per il successo finale quanto quella di pre-semina. In copertura sono ancora i Flexammon® o l’Entec® 46 a rispondere alle esigenze di una concimazione sicura ed efficace. Si applicano dopo il diserbo di post emergenza, per le varietà più esigenti, una seconda volta nella fase di spiga a 1 cm. L’azione dell’inibitore impedisce che nello strato superficiale si formi rapidamente azoto nitrico e che una parte consistente dell’azoto distribuito si perda per gassificazione.
Nelle condizioni della risaia sommersa, a fine primavera con temperature che superano i 20°C, il DMPP contenuto negli Entec®, fa sì che l’azoto sia reso disponibile in modo graduale per almeno 60 giorni così da coprire bene tutto il ciclo vegetativo. Questo comportamento non si ottiene con altre tecnologie di ‘azoto a non pronto effetto’ di precedente concezione, come la diciandiammide (DCD) o le metilenuree o altre più recenti di non noto effetto in coltura. E non si ottiene bloccando l’azoto in forma ureica riducendo l’attività dell’ureasi (NBPT), con tecnologie – anch’esse note da tempo agli sperimentatori – che in vent’anni non hanno mai mostrato vantaggi stabili in risaia. Lo spiega bene questo video.(Segue dopo il video)
Quindi perché oggi scegliere Entec® per il riso è una garanzia?
- 12 settimane di rilascio graduale dell’azoto garantito EuroChem
- Equilibrio perfetto tra azoto ammoniacale e azoto nitrico che comporta:
- radici più lunghe e più ramificate per effetto dell’equilibrio nitrico/ammoniacale;
- acidificazione della rizosfera e aumento per le piante della disponibilità di fosforo e micronutrienti. Il maggior assorbimento di azoto ammoniacale con Entec® produce infatti una fuoriuscita di protoni H+ che induce una diminuzione del pH vicino al capillizio radicale;
- risparmio di energia da parte della pianta con notevoli vantaggi sul rendimento. L’azoto è infatti sotto forma ammoniacale e può direttamente fissarlo per le proteine
- maggior sintesi di fitormoni e miglioramento della fioritura, l’azoto ammoniacale stimola infatti la produzione di citochinine.
- Prestazioni ottimali anche con condizioni climatiche avverse:
- lisciviazione dei nitrati ridotta anche in condizioni di pioggia e quindi maggior azoto disponibile per le piante
- completa solubilità anche in condizione di siccità.
- Riduzione del numero di concimazioni con notevole risparmio economico per l’azienda.
- Materie prime utilizzate di elevata qualità e senza sorprese!
- Basso contenuto di cadmio perché la fonte di fosforo è da giacimenti russi che ne contengono naturalmente quantità irrisorie. Metallo pesante controverso e frutto di dibattiti scientifici e normativi in questi ultimi anni.
- Tecnologia industriale per la produzione di fertilizzanti straordinaria.
- Oltre 20 anni di risultati agronomici con più di 200 articoli scientifici pubblicati su riviste scientifiche specializzate di tutto il mondo.
- Per eccellenza il concime con l’azoto inibito.
È sufficiente parlare con solo uno dei moltissimi risicoltori, agricoltori e tecnici che lo hanno utilizzato in tutti questi anni e farsi raccontare da loro i risultati ottenuti con Entec®. Difficilissimo trovare oggi in un altro fertilizzante tutto quello che EuroChem garantisce sugli Entec®. (IP)