Il mercato del risone è solito fermarsi nel mese di agosto, quando ormai le voci non sono più quotate. Quest’anno però le cose paiono diverse dal solito.
RISERIE TORNATE ALL’ACQUISTO
Gli ultimi documenti ufficiali emessi ad inizio settimana hanno mostrato molti comparti valutati e, per la prima volta da diverso tempo, totalmente invariati. Per tutto l’anno abbiamo visto oscillazioni importanti. Fino a dicembre ciò avveniva in positivo, mentre in negativo nel 2023. Il continuo calo occorso negli ultimi mesi è stato spinto sia da fattori collaterali al rapporto domanda-offerta per il risone, quali un calo nel consumo di prodotto lavorato per i risi da interno ed un aumento nelle importazioni a livello Ue per gli altri, sia da fattori intrinsechi. Le maggiori riserie hanno organizzato in modo oculato gli acquisti, così da minimizzare legittimamente i loro costi, aspettando fino a poche settimane fa di tornare a comprare. Tale scelta ha spinto ancor di più e per più tempo il calo nelle quotazioni, come accaduto nel verso opposto dopo il raccolto deficitario a causa della siccità.
Negli ultimi mesi per la poca domanda e nei primi per la poco offerta, dunque, si sono susseguite variazione di 5 €/q su base settimanale. Questo andamento ha prima premiato i risicoltori che hanno deciso di vendere. Essi hanno ottenuto prezzi capaci di assorbire i forti rincari dei mezzi di produzione e, dove sono occorsi, i cali di raccolto dovuti alla siccità. Nella seconda parte di mercato, al contrario, il crollo è stato tale da arrivare a valori inferiori ai 50 €/q lordi per alcuni comparti, identificati come il prezzo minimo accettabile dai risicoltori ai costi attuali secondo gli esperti.
SIAMO A FINE LUGLIO MA SI CONTINUA A QUOTARE IL RISONE
Stiamo per scoprire cosa accadrà nel mese di agosto, dove rischiamo di continuare a vedere le quotazioni per il risone, altro evento anomalo in un mercato già particolare. Queste potrebbero anche crescere per alcuni comparti, come vi abbiamo riportato sabato nell’analizzare la seduta di borsa (leggi). La domanda ora sembra essere ripresa per tutti i risi ancora vendibili. La disponibilità trasferibile resta maggiore del consueto a pari data, principalmente a causa del gruppo tondo, che propone rimanenze decisamente inconsuete. La maggiore diponibilità di queste risi è sottolineata anche dall’assenza di voci di apprezzamenti nonostante la ripresa della domanda. Vedremo come si svilupperà il mercato da qui ad inizio raccolto, in un agosto che si prospetta insolitamente caldo anche per il mercato del risone. Autore:Ezio Bosso. riserie
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