Pochi lo sanno, ma dal primo gennaio ogni chicco di riso avr il pedigree. Per garantire la assoluta sicurezza alimentare i produttori, cio gli agricoltori e gli industriali che si occupano di riso, hanno riorganizzato la loro attivit in modo da rispettare il regolamento della Comunit europea n.178/2002 che impone la rintracciabilit dei prodotti agroalimentari. Si tratta, come descrive l’articolo 18, della possibilit di ripercorrere il processo produttivo a ritroso, da valle a monte, dal prodotto finito, all’origine della materia prima, in tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti. Pertanto, ciascun operatore del settore alimentare (ossia la "persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell’impresa alimentare posta sotto il suo controllo"), deve essere in grado di individuare sia i propri fornitori sia le imprese alle quali a sua volta ha fornito i prodotti. A tal fine, deve disporre di sistemi e procedure che consentano gli opportuni controlli da parte delle autorit competenti. Tutti gli alimenti immessi sul mercato dovranno essere adeguatamente etichettati e identificati (secondo i requisiti previsti dall’art.5 della decisione 1999/468/CE). Nel caso in cui un operatore del settore alimentare ritenga che un "alimento da lui importato, prodotto, trasformato, lavorato o distribuito non sia conforme ai requisiti di sicurezza" (art.19), deve provvedere a ritirarlo dal mercato e a trasmettere alle autorit competenti tutte le informazioni necessarie ai fini dell’immediata rintracciabilit del prodotto a rischio. Il Ministero della Salute e l’Associazione delle industrie risiere produrranno specifiche "linee guida". Un’ampia inchiesta su questo argomento sar pubblicata nei prossimi giorni da Il Risicoltore, il mensile dell’Ente Nazionale Risi.
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost