Mancano 36.000 tonnellate di riso italiano sul mercato, rispetto all’anno scorso, malgrado l’incremento delle coltivazioni, un maggior raccolto e migliori rese in campo. Sensibile la diminuzione della resa industriale che passa 0,635 a 0,614. Decisivo l’andamento dei lunghi B. Questa situazione è attestata dal bilancio di collocamento dell’Ente Nazionale Risi, che potete scaricare QUI e che prevede per la campagna 2015-2016 una disponibilità vendibile nazionale di 871.754 tonnellate di riso lavorato contro le 907.201 dell’anno scorso, risultante da una produzione lorda di risone di 1.518.299 tonnellate contro le precedenti 1.415.727. In termini di produzione netta si ha un incremento da 870.104 tonnellate, ma per effetto dei minori stock la disponibilità vendibile nazionale cala da 907.201 a 871.754 tonnellate. Evidentemente, a fronte di un ettarato importante (227.329 ettari) la produzione non è stata quella che ci si aspettava (in estate, come potete rileggere nella rubrica Punto Riso, abbiamo segnalato le nostre perplessità circa un boom produttivo) ma è soprattutto la flessione delle scorte e dell’indica (388.012 tonnellate di risone nel 2014, 255.825 nel 2015 – si confronti il vecchio bilancio QUI) a farsi sentire: sul mercato ne arrivano sessantamila tonnellate meno dell’autunno 2014. Per contro, aumenta di 10mila tonnellate di lavorato la disponibilità di tondo e di trentamila il comparto medio-lungo. Il documento parla anche di un aumento sensibile delle importazioni extra-Ue (da 98.699 a 122.000) e di una flessione dell’export. Considerata la distribuzione delle semine(scarica il documento QUI) la flessione potrebbe valorizzare tondi e dei lunghi A. (4.11.2015)
L’ACQUA DI OVEST SESIA NON COSTERÀ DI PIÙ
L’approvazione del bilancio di assestamento e il bilancio di previsione senza alcun aumento della tariffa sull’acqua.