L’Accademia Cinese delle Scienze, in collaborazione con il Laboratorio per l’Industria delle Sementi di Hainan e l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Riso in Cina, ha identificato un gene che potrebbe portare a una produzione completamente automatizzata delle sementi di riso ibrido.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Plants, ha identificato un gene, denominato GSE3, che potrebbe eliminare la necessità delle attuali tecniche manuali, che sono dispendiose in termini di tempo e costi, e limitano i progressi nella produzione di sementi. LEGGI L’ARTICOLO.
LA SEPARAZIONE DELLE SEMENTI
La selezione delle sementi di riso ibrido richiede un processo manuale complesso per separare le varietà e prevenire la contaminazione. La nuova metodologia proposta dai ricercatori prevede che le linee sterili maschili producano semi di dimensioni piccole, mentre le linee riparatrici, che ripristinano il potenziale produttivo, producano semi più grandi. Questo permetterebbe una separazione meccanica semplice, tramite un processo di setacciatura, per isolare le sementi ibride senza l’intervento umano. Trovare un gene che possa ridurre la dimensione dei semi senza compromettere la quantità e la qualità della produzione. Con GSE3 è quindi decisivo: le le linee con questo gene non solo non danneggiano la produzione, ma migliorano anche l’efficienza del processo. Per ottimizzare ulteriormente i risultati, i ricercatori hanno utilizzato l’innovativo strumento di editing genetico CRISPR-Cas9, sviluppando mutazioni specifiche in una sola fase.