Dal Vercellese alla Lomellina, è boom di furti di fitofarmaci. Confagricoltura invoca sicurezza. E denuncia: «si moltiplicano nelle risaie i furti ai danni delle aziende agricole: i prodotti rubati vanno poi ad alimentare il mercato nero e all’utilizzo senza controlli». L’allarme è lanciato da Confagricoltura Vercelli e Biella, alla quale sono giunte numerose segnalazioni da parte dei propri associati, e rilanciato da Confagricoltura Pavia. La federazione di Vercelli, in una lettera a firma del Presidente Paolo Carrà, ha espresso alla Prefettura ed al Comando provinciale dei Carabinieri la situazione e quindi il grave disagio per le nostre aziende agricole, che subiscono gravi danni economici. Ad andare per la maggiore nella top ten dei furti sono i moderni erbicidi, impiegati a bassissimo dosaggio e quindi ad elevato valore unitario. E’ stata chiesta quindi una intensificazione dei controlli e della vigilanza nel territorio. Da parte sua Confagricoltura Vercelli e Biella ha inviato i propri associati a segnalare al locale Comando dei Carabinieri ogni eventuali movimento sospetto di automobili, per i controlli del caso.
I furti, spiega Confagricoltura Vercelli, vanno ad alimentare il mercato nero: è lì che si si servono quei produttori che non vogliono pagare regolarmente il prodotto oppure non possono farlo, in quanto ufficialmente impegnati in produzioni agricole che non contemplano l’uso di prodotti chimici. Idem in Lomellina: «Da tempo – commenta il direttore della Confagricoltura pavese Luciano Nieto – esprimiamo a prefettura e questura il grave disagio delle nostre aziende agricole, tartassate ora anche dal grave problema dei furti». Il colpo più ingente, secondo ricostruzioni giornalistiche, è stato messo a segno ai danni di Agripiù, ditta di Gambarana che commercia trattori, macchine agricole e prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio. Qui i ladri se ne sono andati con un bottino di 45mila euro. Nella zona di Mortara sono finite nel mirino le cascine Costa e Pinchiarola: da quest’ultima i ladri hanno sottratto agrofarmaci per circa 5mila euro. Alla cascina Vallazza di Olevano il bottino è stato quantificato in 15mila euro, riferisce la Provincia Pavese. Infine, a Robbio è stata colpita la cascina Torre, grande tenuta ai confini con il Novarese: qui i titolari avevano già utilizzato gran parte dei fitofarmaci e quindi il danno è stato limitato a 500 euro. «Questi prodotti fitosanitari – spiegano Ugo Ghezzi e Paolo Castrovinci, responsabili per Confagricoltura degli uffici zona di Mortara e di Vigevano intervistati dal quotidiano pavese – sono molto costosi: una bustina di fitofarmaci del peso di un etto arriva a costare, in media, fino a 500 euro. Ormai questi furti, compiuti nottetempo, arrivano a modificare le abitudini delle aziende agricole, che fanno arrivare le scatole di agrofarmaci solamente poche ore prima dell’utilizzo in campagna. I prodotti rubati finiscono per circolare senza i controlli adeguati e diventa impossibile sapere dove vadano a finire». (20.05.2015)