Continuano a crescere i prezzi nelle principali sale di contrattazione. Solito freno a mano tirato a Novara lunedì, in cui vengono segnati a listino unicamente le crescite di lunghi B (55 €/q lordi), gruppo Carnaroli (similari a 105 €/q lordi e classico a 110 €/q lordi) ed il piccolo passo avanti di Arborio. Tutte le variazioni allineano le quotazioni novaresi con quelle lomelline, comunicate venerdì dopo la consueta seduta alla borsa di Mortara (leggi l’articolo).
NUOVI MASSIMI A VERCELLI
Le novità compaiono sul bollettino pubblicato martedì a Vercelli. La mattinata, infatti, si dimostra più accesa del consueto, grazie all’opera di alcuni attori tra i più influenti del commercio risicolo nostrano. Risultato è un listino ricco di segni positivi, tra cui figurano ben quattro nuovi massimi oltre agli allineamenti di gruppo Carnaroli e lunghi B.
Come previsto il gruppo Roma cresce e lo fa di ben 5€/q raggiungendo i 75 €/q lordi. Meno atteso il nuovo passo avanti del gruppo Arborio, che arriva a 80 €/q lordi, così come la crescita di Baldo e similari. Questi superano i 70 €/q lordi, rendendoli netti. Infine, Sole cresce ancora e raggiuge i 75 €/q lordi, nonostante sia ormai pochissimo il riso disponibile (situazione valida per tutti i tondi, sottolineata dalla dicitura nominale per tutte le quotazioni in questo comparto).
Nel pomeriggio, la seduta della borsa merci di Milano si chiude con un bollettino finalmente capace di pareggiare le valutazioni delle altre sedi, dopo una crescita scalare volta a preservare il prezzo del riso lavorato. I nuovi valori espressi nel capoluogo lombardo, tuttavia, non sembrano assorbire i nuovi apprezzamenti occorsi nella mattinata, ad eccezione della crescita di Arborio e similari.
DOMANDA E OFFERTA FINALMENTE SI INCONTRANO
Dopo alcune sedute più tranquille, torniamo a registrare diversi apprezzamenti. Il fenomeno è figlio di un rinnovato interesse della domanda per vari gruppi merceologici, ora corrisposto dall’offerta. La dicitura nominale, infatti, scompare dalla maggioranza delle voci (sia a Vercelli, sia a Milano). Ciò significa che i nuovi prezzi hanno intercettato le richieste dell’offerta e si sono chiuse più compravendite rispetto alle ultime settimane.
Alcune variazioni erano attese, come quelle dei gruppi Arborio (la cui domanda è costante e l’offerta sempre più risicata) e Roma (di cui vi abbiamo riferito l’importante versatilità in riseria), altre meno perchè legate a dinamiche di mercato comprensibili. Il nuovo passo avanti di Sole, ad esempio, è frutto dell’opera di alcune riserie che hanno deciso di acquistarlo come sostituto di Selenio. Questo, infatti, è pagato stabilmente 100 €/q (in seguito all’acquisto a questo prezzo di una importante riseria. Un prezzo difficile da effettuare per alcune pilerie che, di conseguenza, decidono di ripiegare su Sole, aumentandone la domanda.
Tornando ai lunghi A, il gruppo Baldo si apprezza probabilmente a causa di due fattori: la crescita di Roma, a cui è strettamente legato a livello merceologico, e l’arrivo della bella stagione. In questo periodo le riserie, infatti, potrebbero aver deciso di aumentare la lavorazione di questo comparto, essendo un riso spesso impiegato per la preparazione di insalate.
PAROLA AI MEDIATORI: NOVARA
Il rinnovato fervore degli scambi, in ogni caso, influirà probabilmente sui prezzi di quasi tutti i gruppi varietali, come ci spiega il mediatore novarese Adelio Grassi. «Il nostro listino ha dovuto in primis recuperare su quanto avvenuto nello scorso fine settimana a Mortara. Vi erano avvisaglie riguardo ai nuovi apprezzamenti ma poco realizzati a livello pratico. Per questo abbiamo deciso di non riportarle ufficialmente. Questa nuova crescita, inoltre, sono certo interesserà anche le varietà tegliate fuori in questa seduta, come i lunghi A generici che credo possano apprezzarsi a breve. La crescita in generale non sembra pronta ad arrestarsi e continueremo a vedere le voci a listino alternarsi nei loro apprezzamenti, come sta avvenendo da diverse settimane ormai».
PAROLA AI MEDIATORI: MILANO
«Siamo ormai giunti al pareggio dei valori in tutte le voci, senza registrare i nuovi apprezzamenti di Vercelli, essendo ancora poco consolidati – spiega il mediatore milanese Stefano Pezzoni -. La novità di questa settimana è sicuramente l’atteggiamento dell’offerta, che sembra nuovamente pronta a proporre le proprie giacenze a magazzino. Le riserie hanno potuto intercettare le richieste reali di prezzo fatte dai produttori. Perciò molti dei nuovi valori non sono più definiti nominali. Infatti, se fino alla settimana scorsa i produttori, nonostante la crescita dei prezzi, preferivano non vendere, questa volta gli apprezzamenti sono determinati dalle richieste soddisfatte nelle contrattazioni. Gli scambi, in ogni caso, rimangono pochi, perché è poca la merce disponibile. Parlando del mercato del prodotto lavorato, si registra una leggera intensificazione delle compravendite, anche se questa crescita dei prezzi potrebbe creare un nuovo rallentamento». Autore Ezio Bosso.