L’Irri, il Centro richerche internazionale sul riso con sede nelle Filippine, presenterà questa settimana un piano d’azione in dieci punti sul cambiamento climatico ai politici asiatici dell’Asean e non solo riuniti questa settimana a Palawan, (Filippine) per un meeting sui temi agricoli. Saranno presentati strumenti, pratiche e competenze che potrebbero aiutare i paesi a far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici e rafforzare la sicurezza alimentare nella regione, dove il riso rappresenta l’alimento base di tutta la popolazione.
I Paesi partecipanti saranno Brunei Darussalam, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Tailandia e Vietnam, membri dell’Asean, a cui si aggiungono la Cina, il Giappone e la Corea del Sud. Il piano d’azione in 10 punti delinea alcune azioni da mettere in campo affinchè il riso, chiave dell’alimentazione dell’Asia, rimanga sempre disponibile e accessibile in tutta la regione, in particolare di fronte alle crescenti sfide del cambiamento climatico. Il piano d’azione si integra con il quadro Asean sulla sicurezza alimentare integrata e include il piano Asean Plus 3 sullo sviluppo del germoplasma e le iniziative per la fauna. Questa iniziativa crea effettivamente una piattaforma di collaborazione tecnologica regionale che potrebbe migliorare le risorse genetiche di varietà di riso a disposizione dei paesi partecipanti. Allo stesso tempo, permette di lavorare su base bilaterale per accelerare lo sviluppo e la diffusione di varietà di riso studiate per adeguarsi ai mutamenti climatici, adattate alle condizioni regionali specifici di siccità, inondazioni e salinità causate nei diversi ambienti. Irri inoltre da qualche tempo collabora strettamente con l’Ente di ricerca filippino: questa cooperazione ha portato alla creazione di una mostra ‘mercato’ nella quale saranno esposte varietà di riso ad alto rendimento e sensibili ai cambiamenti climatici, di prossima generazione, Rice Crop Manager, una app che offre agli agricoltori una consulenza agricola specifica in riferimento alla località in cui operano, e un nuovo sistema sulla previsione delle colture, che impiega un modello basato sull’uso di satelliti, il primo del suo genere in Asia. «Le Filippine sono flagellate da una media di 20 tifoni in un anno e Prism sarà per noi una risorsa preziosa», afferma Eduardo Quilang, vice direttore esecutivo dell’ente filippino di ricerca. «Attraverso Prism, siamo in grado di monitorare lo stato di crescita di un raccolto e stimare le rese sulla base di modelli di crescita delle colture, così come in caso di condizioni climatiche estreme, quali inondazioni o siccità»