I prezzi all’esportazione del riso tailandese hanno subito un lieve ritocco la scorsa settimana, ma i commercianti speravano che un accordo con l’Iraq potesse rafforzare le spedizioni, mentre la domanda debole e una rupia leggermente più debole hanno pesato sulle quotazioni per la varietà indiana. E’ l’analisi del mercato internazionale del riso proposta da Gaotrade, che ogni settimana propone una sintesi sugli scambi a livello mondiale del settore risicolo: i media locali hanno riferito che la Tailandia ha firmato un accordo per vendere riso all’Iraq, quasi 10 anni dopo aver perso i contratti per problemi di qualità. I buyer sperano dunque che il nuovo mercato iracheno possa far ripartire la nuova domanda di riso tailandese. Inoltre, la nuova offerta, che dovrebbe avviarsi nelle prossime settimane, potrebbe potenzialmente far scendere i prezzi tailandesi, che attualmente sono sostenuti per la tenuta del baht, la valuta locale, soprattutto rispetto alle quotazioni vietnamite: la valuta vanta le migliori performance asiatiche quest’anno, ha affermato il trader.
I prezzi della rottura al 5% del WRLG thailandese sono stati quotati a 406 dollari la tonnellata, rispetto a 413 dollari della scorsa settimana. In Vietnam, la rottura standard del 5% del WRLG è rimasta invariata rispetto alla scorsa settimana a 345 dollari la tonnellata, con prezzi fob per sacchi da 50 kg. Le consegne ridotte della fine del raccolto estivo-autunnale hanno contribuito a mantenere i prezzi in calo. Tuttavia, non sono stati raggiunti accordi di vendita poiché la maggior parte degli acquirenti è in attesa delle nuove forniture dal raccolto autunno-inverno nel delta del Mekong, che dovrebbe arrivare a dicembre. I prezzi del riso normale con rottura al 5% sono rimasti invariati, mentre quelli del riso Jasmine sono saliti fino a 520 dollari la tonnellata a causa della scarsa disponibilità. La varietà SRTX indiana parboiled LG 5 con rottura al 5% è stata quotata a circa 370 dollari la tonnellata questa settimana, in calo rispetto ai 372 della scorsa settimana. (Fob Kakinada in sacchi da 50 kg).
Gli esportatori indiani confermano che la domanda è debole, mentre attendono le forniture per la nuova stagione che potrebbero aumentare da questo mese, come conferma un operatore con sede a Kakinada, nello stato meridionale dell’Andhra Pradesh. Molti stati coltivatori di riso sono stati colpiti da precipitazioni nelle ultime due settimane: una congiuntura climatica che ha ritardato il raccolto e danneggiato le risaie pronte per la raccolta. Solo 2 navi hanno caricato riso per l’Africa occidentale dal porto di Kakinada per un totale di 67.000 tonnellate. (Nessuna nave prevista per la prossima settimana).
In Thailandia le condizioni di siccità alternate e el inondazioni nel nord-est del paese dovrebbero ridurre di 490.000 tonnellate la produzione rella regione durante l’annata agricola 2019-2020. Secondo l’ultimo rapporto degli uffici locali in venti province del Nordest, la produzione dalla stagione principale 2019-2020 è stimata in 12,7 milioni di tonnellate, rispetto ai 13,2 milioni di tonnellate della stagione precedente. Delle 490.000 tonnellate totali, 405 mila tonnellate si prevede che siano costituite da riso bianco e dalle varietà glutinose, mentre la varietà hom mali rappresenta il resto. Anche la diffusione del brusone è stata delle concause della riduzione nella produzione di Hom Mali e di riso bianco, in particolare nella provincia di Surin. La produzione nella zona del nord-est rappresenta in genere il 37% della produzione media del paese di 32 milioni di tonnellate all’anno. Un particolare calo si è verificato per quanto riguarda le varietà glutinoese, la cui produzione è stimata in calo fino a 320.000 tonnellate, provocando un aumento dei prezzi negli ultimi mesi. Anche a seguito della minore produzione, le esportazioni di riso nei primi nove mesi sono diminuite del 28% su base annua a 5,93 milioni di tonnellate. Le spedizioni di riso bianco nel periodo sono crollate del 42% a 2,38 milioni di tonnellate, mentre quelle del riso mali nazionale sono diminuite del 12,3% a 786.275 tonnellate e quelle del riso glutinoso sono scese del 49% a 71.724 tonnellate. A causa del rafforzamento del baht, si stima che quest’anno le entrate delle esportazioni di riso thailandese in valore perdano tra i 30 e i 40 miliardi di baht; le esportazioni dovrebbero scendere a 8 milioni di tonnellate quest’anno dagli 11,2 milioni ddell’anno scorso, soprattutto con una contrazione delle vendite all’estero di riso bianco, come ha dichiarato Chookiat Ophaswongse, presidente onorario della Thai Rice Exporters Association. Il forte baht dovrebbe ridurre del 35% le spedizioni di riso bianco dai 5,49 milioni di tonnellate dell’anno scorso. Le esportazioni di riso della Thailandia si aggirano mediamente intorno a 10 milioni di tonnellate all’anno, ed il riso bianco ne costituisce la metà. Chookiat ha affermato che le spedizioni di riso bianco potrebbero raggiungere solo 3 milioni di tonnellate quest’anno. A luglio, l’associazione ha tagliato il suo obiettivo per l’export nel 2019 da 9,5 milioni di tonnellate a 9 milioni. Del totale, il riso bianco avrebbe rappresentato 3,9 milioni di tonnellate, seguito da parboiled (2,8 milioni), hom mali (1,3 milioni), aromatici (600.000) e glutinosi (400.000). Secondo quanto riferito, le esportazioni di riso in India sono diminuite del 9,1% a 8,25 milioni di tonnellate nello stesso periodo. In Bangladesh, si prevede che la produzione di riso salirà del 2,27% a 35,8 milioni di tonnellate nella campagna di maggio-aprile, grazie al clima favorevole.
La Cina è salita del 56,2% a 2,15 milioni di tonnellate, mentre il Vietnam è stabile a 5,62 milioni di tonnellate.In Cina le condizioni sono favorevoli all’inizio del raccolto di fine stagione. In India, negli stati settentrionali le condizioni sono favorevoli all’inizio del raccolto del riso Kharif, che ha beneficiato di una piovosità monsonica superiore alla media. In Indonesia, le condizioni sono generalmente favorevoli per il quarto mese del raccolto della stagione secca con rese leggermente inferiori rispetto allo scorso anno a causa della siccità. La semina del riso nella stagione umida è iniziata, sebbene in ritardo a causa della carenza di acqua alla fine della stagione secca.
In Vietnam, la raccolta del riso estivo-autunnale (quello della stagione delle piogge) è iniziata a nord in condizioni miste a causa delle minori precipitazioni che hanno ridotto la superficie totale e si prevede che diminuiranno anche le rese finali. Nel sud, il raccolto sta procedendo in condizioni generalmente favorevoli con una riduzione marginale rispetto allo scorso anno. Nelle Filippine, le condizioni sono miste a causa di forti venti e inondazioni improvvise provocate dal monsone sud-occidentale “Habagat” e dal passaggio di cinque depressioni tropicali nel nord di Luzon. In Giappone, la raccolta è in corso in condizioni generalmente favorevoli con rese più elevate a nord rispetto a sud. Autore: Simona Marchetti