A dispetto dell’attesa creata dall’Ente Risi, che ha annunciato in gennaio un summit dei produttori europei a Milano, sarà molto ma molto arduo smontare la politica europea di preferenza del riso asiatico. Infatti, dopo la doccia scozzese che il ministro Martina ha riservato ai risicoltori in occasione del Forum di Confagricoltura, prendendo le distanze dall’ipotesi di reintrodurre dazi e limiti alle importazioni, si profila una visita funesta del commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan in Vietnam e Indonesia, con una tappa a Singapore, dal 2 al 9 novembre prossimi.
Hogan, infatti, si è dichiarato favorevole all’accordo «Everything but arms» che ha consentito al riso asiatico di invadere i mercati europei a dazio zero, e sarà accompagnato nel suo viaggio da una delegazione economica composta da rappresentanti di aziende agro-alimentari e organizzazioni di produttori degli Stati membri dell’Ue: non è noto, ma è alquanto improbabile, che nel pool ci siano anche i big dell’industria risiera.
La delegazione farà anche una sosta a Singapore il 6 e 7 novembre.L’agenda prevede attività di promozione business-to-business a Hanoi, Ho Chi Minh City, Singapore e Jakarta, come seminari sulle condizioni del mercato locale, incontri con gli acquirenti professionali (importatori, distributori, grossisti, rivenditori, negozi specializzati, settore horeca ecc), visite di vendita al dettaglio, conferenze stampa e interviste con i media, anche una settimana del ristorante a Jakarta. Le attività saranno collegate alla fiera SIAL Interfood 2016.