Antonio Hernandez Callejas, patron di Ebro Foods (proprietaria di Mundi riso a Vercelli) e socio di Riso Scotti (25%) non è contrario a una legge del mercato interno che mantenga “le maggiori denominazioni del riso italiano – dichiara in esclusiva a Risoitaliano -, particolarmente di quelle che rappresentano la tradizione del risotto, il piatto tipico del vostro Paese che sta attraversando una fase fortunata a livello mediatico e che si presta a vendere i risi italiani nel mondo”. Semmai, sottolinea Hernandez (foto piccola), il problema è tutelare queste varietà: “il problema non è dividersi tra industriali e agricoltori su questo o quel codicillo della legge italiana, ma premunirsi affinché il Sudamerica non sia invaso da Carnaroli uruguaiano…” La discussione nella filiera risicola circa la riforma della legge che fissa i “nomi” del riso in vendita in Italia si è arenata sulla contrapposizione tra Agrinsieme (Confagricoltura e Cia) e Airi. Al centro del dibattito, la griglia delle varietà principali, che dovranno essere vendute con la loro denominazione tradizionale, e il divieto di miscelarle. (18.04.14)
«GIU’ LE MANI DA EST SESIA»
Confagricoltura: delibere di Regione Piemonte e Regione Lombardia che portano al Commissariamento di Est Sesia inopportune