Confagricoltura interviene sull’operazione Bonifiche Ferraresi e smentisce di aver mai trattato con l’ex presidente dell’associazione, Federico Vecchioni, che ha creato la cordata che tra alcuni mesi acquisirà dalla Banca d’Italia la società agricola quotata in Borsa, che si estende su 5.500 ettari e produce anche riso. “Ho letto su Risoitaliano che Vecchioni avrebbe “proposto il business” anche a noi, “senza riuscire a convincerci, per ragioni finanziarie” e voglio chiarire che non è così. Nessuno ci ha proposto di entrare in quella cordata e anche se lo avesse fatto non avremmo aderito”. Guidi, che è risicoltore nel Ferrarese, cioè proprio nell’area in cui Bonifiche opera in risicoltura, ci spiega che “la posizione di Confagricoltura è sempre stata quella di tenere distinte queste operazioni dalla rappresentanza sindacale degli agricoltori. Inoltre, sul piano commerciale riterremmo e riteniamo dannoso per una società come quella un rapporto di esclusiva con i fornitori che porterebbe a depauperare la società, non a valorizzarla”. Il riferimento è alla Cai, la società legata a Coldiretti e che controlla i consorzi agrari, che acquisirà una quota di Bonifiche e si occuperà probabilmente della commercializzazione dei suoi prodotti. Confagricoltura ha criticato la concentrazione dei consorzi agrari nelle mani di Cai e ora Guidi sottolinea che “stanti i problemi dei consorzi l’acquisto di una simile azienda agricola mi pare un passo avventato”. In cauda venenum: “E poi, francamente, non capisco come la Coldiretti possa un giorno premere sul Ministero perché nella distribuzione degli aiuti della Pac si colpiscano quelle che loro chiamano “le rendite di una casta di intoccabili” e il giorno dopo acquisire una società che fa parte proprio di quello 0,2% di grandi aziende agricole che programmaticamente avversa. Mi pare uno sdoppiamento di personalità”. Nell’operazione orchestrata da Vecchioni (che avrà il ruolo di amministratore delegato) e che dovrebbe compiersi con un’opa tra qualche mese sul 60,37% finora detenuto dal fondo pensioni di Bankitalia, la Cai Newco srl avrà il 3,6%, così come Mondino e Cremonini, mentre Fondazione Cariplo avrà il 35,7, Fondazione Cr Lucca il 7,1 e De Benedetti, Dompé e Gavio il 14,3 a testa. (30.05.14)
PREOCCUPA L’ACCUMULO NEVOSO
L’analisi idrologica a cura di Confagricoltura Pavia e di Alberto Lasagna