I risicoltori di tutta Europa si sono riuniti a Milano per fermare l’avanzata del riso d’importazione. Il "nemico" soprattutto il riso americano, che beneficia di dazi sempre pi bassi e potrebbe addirittura entrare nell’Ue senza pagare un euro. E’ il rischio che si corre se la delegazione europea ai negoziati con gli Usa accetter le ultime richieste di Washington. Per il consumatore italiano questa discesa dei dazi non comporta, come dimostrano le nostre inchieste, alcun beneficio sensibile. Anche per questo le confederazioni agricole e associazioni degli industriali risieri di Italia, Spagna, Portogallo, Francia e Grecia dal capoluogo lombardo hanno pronunciato un chiaro "altol " al negoziato tra l’Unione europea e gli Usa su un ulteriore alleggerimento dei dazi sul riso. Washington solleva il problema delle barriere che "proteggerebbero" i dieci Peco recentemente entrati nell’Ue, impedendo al riso americano di trovarvi collocamento. I risicoltori europei ricordano che la filiera ®non ancora strutturata per competere con il mercato mondiale¯ e che ®i livelli tariffari attuali non hanno di fatto ostacolato le importazioni che, anzi, si presentano sino ad oggi in aumento¯. Si parla di una crescita del 23% che dimostra come le pressioni statunitensi siano pretestuose. Washington ha minacciato di scatenare una guerra commerciale contro i formaggi e altre prelibatezze made in Europa se Bruxelles non abbatter le protezioni del riso. ®La filiera risicola europea – si legge nel documento sottoscritto a Milano – rifiuta di essere presa in ostaggio da altri prodotti in una guerra commerciale priva di qualunque giustificazione¯ e ricorda all’Ue che la risicoltura ®costituisce un patrimonio ambientale caratteristico di alcune zone dell’Europa, preservandone altres l’equilibrio naturale e paesaggistico¯.
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più