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GUARDA IL CODICE E COMBATTI LE RESISTENZE

da | 9 Feb 2017 | Tecnica

La monosuccessione e l’utilizzo prolungato e continuativo di erbicidi con il medesimo meccanismo d’azione favorisce l’insorgenza di infestanti resistenti.  «Per contenerle – spiega Maurizio Sattin, coordinatore del Gruppo Italiano Resistenza agli Erbicidi – bisogna alternare o miscelare prodotti con meccanismo d’azione differente. Come Gire abbiamo creato delle linee guida che contemplano una griglia di prodotti autorizzati per il diserbo del riso, l’epoca di applicazione e la classificazione in base al meccanismo d’azione, indicata con il codice HRAC: utilizzando sostanze con codice HRAC diverso (si veda la tabella riprodotta nelle linee guida riportate qui sotto) si possono contenere le malerbe resistenti, che sono principalmente Giavoni (Echinochloa spp.), Ciperacee (Schoenoplectus mucronatus e Cyperus difformis), Alismatacee (Alisma plantago-aquatica) e Riso crodo (Orysa sativa var. sylvatica)». Il Gire ha formulato delle linee guida per aiutare gli agricoltori in queste operazioni: scarica QUI le linee guida per il riso e scarica QUI le linee guida per il riso crodo tollerante all’imazamox.

Nel caso in cui alcuni esemplari di infestanti sopravvivano comunque ai trattamenti di diserbo, spiegano al Gire, è  fondamentale evitare che le infestanti sfuggite producano seme al fine di limitarne la diffusione. Si possono utilizzare erbicidi con un meccanismo d’azione diverso da quello utilizzato in precedenza o erbicidi a base di glyphosate impiegati con barre umettanti, ove possibile. Altrimenti è assolutamente necessario adottare strategie alternative al diserbo chimico, oppure in casi estremi trattamenti localizzati con erbicidi non selettivi.  Dove la pressione delle infestanti resistenti è particolarmente elevata, soprattutto in presenza di giavoni con resistenza multipla e riso crodo resistente all’imazamox, l’unica soluzione è il ricorso alla rotazione colturale (riso/soia/mais) che consente di sfruttare erbicidi con un diverso meccanismo d’azione, utili per il controllo di tutte le malerbe eventualmente resistenti agli erbicidi utilizzabili su riso. In ambedue i casi, è necessario seminare più tardi ed intervenire in pre-semina con prodotti aventi un meccanismo d’azione diverso dagli inibitori dell’ALS e dell’ACCasi. Dove è possibile si inserisca il riso dopo un cereale autunno-vernino destinato all’insilamento per la produzione di bioenergie. Sul piano agronomico è consigliata la falsa semina come pure le lavorazioni meccaniche del terreno con piante infestanti già sviluppate finalizzata al loro contenimento prima della semina.

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