«C’è una mano di grandine sul mio riso!» E’ uno straziante urlo di dolore quello che viene dal Novarese, dove una violenta grandinata oggi ha coperto la pianura e danneggiato i risi seminati in asciutta. E’ successo pochi minuti fa. La richiesta di aiuto è giunta immediatamente a Punto Riso e Marco Sobrero (foto piccola), tecnico Bayer, si incarica di rispondere: «Ovviamente bisogna verificare la situazione specifica del campo, lo stadio del riso, l’intensità della grandinata in quella precisa zona, ma, in termini generali, quando si verificano eventi del genere, con una vera e propria “nevicata” di grandine che copre il campo e produce uno choc termico è necessario lasciare che tutto si asciughi e che il riso si riprenda. Ergo, il riso va asciugato e tenuto in asciutta fino ai primi segnali di ripresa vegetativa ed alla successiva concimazione. Parlo di una concimazione azotata leggera, direi un nitrato. In seguito, se la coltivazione è davvero malconcia e la grandine ha ridotto in poltiglia molte piante, onde evitare gli inevitabili attacchi fungini userei un buon fungicida e procederei a una concimata. Ricordo anche che fino a quando la pianta non riprende completamente l’attività vegetativa non va effettuato il diserbo per non stressarla. Questo, come ho detto, in termini generali». Per ulteriori informazioni e quesiti scrivere a Punto Riso (15.05.2015) Nelle foto di Gianluigi Tronchin la grandine caduta nelle campagne novaresi.