La Commissione Europea ha esteso in via provvisoria l’autorizzazione all’uso del glifosato (o glifosate). Entro la fine del 2017 si attende il parere dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) sugli effetti della sostanza, utilizzata come principio attivo in molti erbicidi, per la salute umana e l’ambiente. Al centro del confronto scientifico, in particolare, sono la possibile cancerogenicità del glifosato e il suo impatto sul sistema endocrino. La decisione arriva dopo alcuni fallimentari tentativi di raggiungere una maggioranza qualificata all’interno dello Standing Committee e poi dell’Appeal Committee convocata lo scorso 24 giugno. Entrambi i comitati rappresentano gli Stati membri dell’Unione Europea. Nell’accordare la proroga temporanea, la Commissione ha proposto agli Stati membri di restringere le condizioni di utilizzo del glifosato sul territorio europeo. Tra le misure proposte figurano l’eliminazione dell’ammina di sego etossilata (un tensioattivo contenuto nei prodotti a base di glifosato), l’obbligo di rinforzare i controlli sull’impiego del glifosato nella fase che precede il raccolto, nonché la riduzione al minimo dell’irrorazione in aree come i parchi pubblici e i campi da gioco.
CORDONE FITOSANITARIO UE
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione delle norme esistenti il 17 ottobre 2023, tenendo conto dell’esperienza.