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GLI SPAGNOLI PROTESTANO CONTRO IL CAROCONCIMI

da | 13 Nov 2021 | Internazionale

La campagna non ce la fa più, anche in Spagna, come racconta Inma Lopera sul quotidiano spagnolo Abc . In uno scenario di costi di produzione in continuo aumento e con i prezzi alla fonte congelati da decenni, la situazione sta diventando insostenibile. Per questo motivo, le organizzazioni agricole alzano la voce e avvertono che è in gioco la produzione di cibo. Da parte sua, Asaja Sevilla chiede che il governo prenda misure per sostenere i continui aumenti delle materie prime per l’agricoltura, che nell’ultimo anno sono aumentate, come nel caso dei fertilizzanti, tra il 239 e il 307%; l’elettricità del 270% e il diesel agricolo di quasi il 73%.

Dato che il settore agricolo non può fissare i prezzi ricevuti dagli agricoltori e dagli allevatori, non è possibile trasferire questo aumento dei prezzi, sottolinea l’organizzazione agricola. Asaja ha realizzato uno studio per scoprire il reale aumento dei costi di produzione e per determinare le conseguenze che questo ha sulle rese agricole. Questo rapporto mostra che i prezzi dei fertilizzanti sono aumentati nell’ultimo anno del 239-307%, rendendo questo la stagione più costosa della storia.

Gli aumenti

Tutti gli elementi sono aumentati: fosforo, potassio,  ma l’aumento maggiore è stato registrato per l’azoto, una conseguenza della crisi energetica mondiale. Per quanto riguarda i prodotti fitosanitari, il glifosato (Roundup) è aumentato del 48%, passando da 3,30 euro/litro di ottobre 2020 a 4,90 euro/litro di ottobre 2021. Anche i semi di cereali stanno registrando aumenti di prezzo, a causa dell’aumento del prezzo dei cereali e delle forniture (sacchi, big bag, pallet, ecc.). Anche il diesel agricolo è diventato più caro nell’ultimo anno ed è aumentato di quasi il 73%. La stessa tendenza al rialzo si riscontra nell’alimentazione del bestiame, che è aumentata del 27% su base annua. I costi dell’elettricità sono aumentati del 270%, della plastica del 46%, dell’acqua del 33% e dei macchinari del 10-25%.

Le conseguenze dell’aumento dei costi di produzione sulla semina

Allo stesso modo, il sindacato agricolo Coag ha avvertito che questo brutale aumento dei costi di produzione è presagio di tagli significativi nella produzione nelle campagne, perché l’aumento globale delle materie prime e dell’energia, il crollo dei porti internazionali e il rally dei noli marittimi stanno facendo pagare il loro pedaggio sul settore agricolo. Infatti, il primo segnale è che, in vista della prossima stagione di semina, una parte importante dei coltivatori di cereali ha rinunciato alla concimazione pre-semina nel campo di semina per l’impossibilità di sostenere questo costo. Per tutte queste ragioni, la Coag chiede un piano d’urto urgente per il settore agricolo che includa misure di sostegno tramite riduzioni fiscali e aiuti diretti.

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