Ai Giapponesi non piacciono gli Ogm, ma la ricerca pubblica sta sviluppando una varietà con proprietà medicinali contro l’allergia da cedro giapponese: la ricerca in questo campo, come ricorda il rapporto pubblicato dal Dipartimento di stato americano per l’agricoltura del 30 novembre, è nelle mani del settore pubblico. Infatti, poiché i giapponesi sono diffidenti rispetto agli organismi geneticamente modificati, dal 2009 è stata approvata una sola prova in campo. Nel mese di marzo 2016, tuttavia, il Ministero dell’agricoltura ha dato il via libera ad una prova nazionale in campo confinato per OSCR 11: si tratta di una linea di riso Ogm, che produce un seme–vaccino commestibile contro l’allergia da polline di cedro giapponese. E’ stato selezionato dall‘Istituto Nazionale di Scienze Agricole (NIAS), un istituto di ricerca governativo. I ricercatori hanno modificato edecostruito i geni antigene di polline di cedro giapponese utilizzandoli per la trasformazione del riso. Il riso transgenico contenente l’antigene del polline modificato è stato poi somministrato ad alcuni topi durante gli studi clinici; i sintomi, quali starnuti e tessuto nasale infiammato, sono stati eliminati con successo (vedi, ad esempio, http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23066780). Dopo uno studio clinico preliminare tra il 2012 e il 2014 presso la Jikei University School of Medicine (vedi, ad esempio, http://www.jikei.ac.jp/eng/index.html), i ricercatori hanno dato inizio ad una sperimentazione clinica nel mese di novembre 2016, alla centro medico della prefettura di Osaka per le patologie respiratorie e allergeniche (vedi http://www.ra.opho.jp/). Nello studio, dieci pazienti con allergia al polline stanno seguendo ogni giorno una dieta convenzionale giapponese a base di riso, contenente 5 grammi di riso Ogm, per un anno. Se il prodotto potrà infine confermare di avere un beneficio a livello medicinale, gli sviluppatori intendono rilasciare il riso Ogm contro l’allergia ai pollini come prodotto farmaceutico.
MERCATO AFRICANO STABILE
Nell’Africa subsahariana, il miglioramento dell’offerta regionale è percepibile con l’arrivo dei nuovi raccolti sui mercati.