La conoscenza della genetica e della biologia molecolare hanno aperto nuovi orizzonti per lo sviluppo di applicazioni biotecnologiche in agricoltura. Il moderno miglioratore genetico ha a disposizione strumenti di complessità e precisione crescente, dalla mutagenesi chimico-fisica alla transgenesi. Negli ultimi cinque anni si sono perfezionate tecniche molecolari ancora più potenti e precise, note con il nome di “genome editing”. Questo insieme di tecniche consente di modificare il DNA in modo mirato, aprendo nuove frontiere per il miglioramento genetico animale e vegetale, oltre che per lo sviluppo di terapie in campo medico.
Le tecniche transgeniche, basate sull’inserimento di nuovi geni nella cellula della pianta, hanno innescato un aspro dibattito pubblico, e in molte regioni del mondo la produzione e/o coltivazione di piante geneticamente modificate è vietata. Per questo, è particolarmente interessante il genome editing, che promette di modificare in modo chirurgico il DNA. Infatti, la modificazione mirata del DNA è basata sulla alterazione di solo pochi nucleotidi di uno specifico gene, portando alla inattivazione della funzione genica; inoltre, sta diventando possibile sostituire un gene con una sua copia modificata, per poterne controllare l’espressione.
La precisione del genome editing lo rende simile, nel risultato, a tecniche consolidate fin dal secolo scorso, quali la mutagenesi. Per questo, le piante che risultano da genome editing sono approvate per la coltivazione e consumo in molti Stati. La Comunità Europea sta dibattendo a livello politico e scientifico l’opportunità di de-regolamentare i prodotti del genome-editing.
La Società Agraria di Lombardia, in collaborazione con La Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali e con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Milano (con attribuzione dei CFP ai professionisti collegati in streaming) organizza una conferenza per approfondire questi temi. La Conferenza si terrà il 13 giugno dalle 15 alle 17,30 presso la sede della Società Agraria in viale Isonzo 27 a Milano, con la relazione del prof. Carlo Pozzi, docente di Genetica, Genomica e Biotecnologie Agrarie presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, che aiuterà a capire cosa siano le tecniche di genome-editing, ed esplorerà alcuni esempi tratti dalla loro applicazione al miglioramento genetico vegetale.