Non corriamo rischi di contaminazione da Ogm. Anche Piero Garrione, commissario dell’Ente Nazionale Risi, intervenuto pubblicamente per tranquillizzare i consumatori. L’ha fatto sulle colonne della Stampa, intervistato da Gianfranco Quaglia sullo spinoso caso delle partite di riso d’importazione contaminate da Ogm. Garrione non si limitato a tranquillizzare i consumatori, ma ha detto anche: "Temo che gli americani vogliano usare questa strategia per cercare di introdurre pi velocemente gli Ogm nell’area comunitaria. Loro cercano di esportare tutto quello che producono e anche in questo caso, creando dei problemi, riescono a gettare lo scompiglio. Non so quale sia il risultato finale, ma certamente cos facendo cercano di aprire falle nel sistema dei controlli e in quello politico". Per il commissario dell’Ente Risi, infatti, "se gli americani riuscissero a convincere, a imporre i loro Ogm, a farli in qualche modo accettare dall’Unione Europea, alla fine anche noi saremmo costretti a capitolare. A meno che seguiamo la strada della qualit riconosciuta e puntiamo sul "made in Italy", non solo a casa nostra, ma esportando il marchio in tutta Europa e affermandoci sul mercato". Quanto alle partite di riso Ogm rinvenute in Italia la scorsa settimana, ecco cos’ha rivelato Garrione: "Il ministero della Sanit oltre alla filiera del riso ha convocato anche le organizzazioni agricole e allora abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava. Non sappiamo se i campioni trovati positivi dai Nas appartenessero a vecchia merce o a un partita in transito. I controlli competono alle autorit preposte, noi possiamo dare tutto l’apporto possibile". Per l’Ente Risi, "i campioni analizzati riguardano soprattutto il riso a grani lunghi, appartenente alla variet Indica, di cui in Italia si fa poco uso. Un genere in larga parte importato, lavorato dalle industrie e poi nuovamente esportato. Invece noi consumiamo Japonica, coltivato nelle nostre pianure, che non c’entra nulla con questa storia. Purtroppo, per, pochi consumatori sanno distinguere una variet dall’altra e considerano il riso come chicco un bianco, punto e basta. Ecco perch i casi Ogm potrebbero creare confusione, con pericolose ricadute negative per il nostro riso che anche quest’anno si presenta buono, anzi ottimo e tra i pi sicuri del mondo". Insomma, il riso Ogm stato rinvenuto s in Italia, ma si trattava di merce d’importazione, destinata a riprendere la via dell’estero e non quella degli scaffali cui ci approvvigioniamo noi di solito. Una rassicurazione che regge solo se regge la vigilanza degli enti pubblici, che devono difenderci dalle importazioni selvaggi e da "errori" che magari sono organizzati ad arte, per convincere gli europei ad abbassare il muro anti-Ogm. "A mio avviso – ha la nostra produzione sufficientemente sotto controllo, ma di certo sotto il profilo commerciale in Europa siamo quelli che rischiamo di pi, data l’altissima qualit dei nostri risi. Se Bruxelles cedesse agli Usa si aprirebbe una breccia nel mercato e questo basterebbe a mettere in discussione molte cose. Noi non cambieremmo percorso a nessun costo, ma pagheremmo molto cara questa scelta di coerenza, soprattutto se in sede Wto non riuscissimo ad esprimere una nuova strategia che ci consenta di non essere penalizzati sui dazi d’importazione. Altro tema spinoso, come quello dell’Ogm".
IL TRICLOPIR NON FA MALE
Eseguito un aggiornamento della valutazione del rischio per il triclopir, che non ha indicato alcun rischio potenziale per i consumatori.