Il riso italiano invade la Cina. Per la precisione, si tratta di riso made in Pavia ed Riso Gallo l’ariete che riuscito ad abbattere la grande muraglia del mercato cinese. L’ha annunciato nei giorni scorsi il presidente dell’azienda di Robbio Lomellina Mario Preve, che ha centrato l’operazione sul riso pronto, con l’obiettivo di esportare in Estremo Oriente la cultura del risotto, l’unica in grado di creare su quei mercati una preferenza per le variet storiche della risicoltura italiana. Per questa ragione gli enti locali pavesi hanno voluto partecipare all’iniziativa sul fronte promozionale: la Provincia convinta, come ha spiegato il suo presidente Silvio Beretta, che l’operazione riso possa permettere di aprire quei mercati anche ad altri prodotti italiani, dalle calzature di Vigevano ai vini dell’Oltrepo pavese. Preve ha spiegato che ®a Pechino il riso ancora un accompagnamento alle varie portate, mentre noi proponiamo ai consumatori cinesi Arborio e Carnaroli come primo piatto condito, con funghi, zafferano e tartufi¯. L’azienda sta lanciando su quel mercato i chicchi conditi, che hanno avuto tanta fortuna in Italia, e i nuovi turborisotti da due minuti. Questi prodotti sono presenti gi da tempo in 17 supermercati di Pechino e Shangai, ma la strategia aziendale prevede un’espansione commerciale ben superiore. ®Prenderemo i cinesi per la gola¯ ha dichiarato fiducioso il presidente della Provncia.
IL CLIMA CAMBIA, CARTESIO NO
Un Carnaroli produttivo e molto stabile che fa della precocità una marcia in più