In Cina parte la negoziazione dei futures sul riso Japonica. Come segnala Agrisole, avviene allo Zhengzhou Commodity Exchange, il più importante centro per lo scambio di materie prime agricole. L’atteso via libera è arrivato dalla China Securities Regulatory Commission. Il prezzo di riferimento per i contratti di Japonica è fissato a 3.050 yuan (500 $) per tonnellata. La notizia non ha un impatto diretto sul nostro prodotto, ma possono essere numerosi quelli indiretti, come dimostra l’esperienza degli anni passati. La Cina è infatti il primo Paese al mondo per consumo e produzione e le sue importazioni stanno crescendo: nella stagione appena iniziata, che si concluderà il prossimo autunno si raggiungeranno 5 milioni di tonnellate, secondo previsioni diffuse dal China National Grain and Oils Information Center. Una quantità record, superiore di 2 milioni di tonnellate a quella acquistata dalla Nigeria, cui la Cina contende il primato delle importazioni. I nuovi futures sul riso serviranno alle imprese come strumenti di copertura dei rischi e per poter avere più voce nella determinazione dei prezzi sul mercato globale. Il gigante cinese deve far fronte a un calo produttivo dovuto alla siccità: un fenomeno esplosivo, secondo l’Onu che attribuisce al mutamento climatico la capacità di far calare del 2% a decade, da qui alla fine del secolo, i raccolti di tutti i cereali del mondo. La produzione di Japonica in Cina è stata di 64,44 milioni di tonnellate nel 2012, pari al 31,5% della produzione totale di questo cereale. La Cina è e al momento resta deficitaria. Importa da Pakistan, Thailandia e Vietnam. Il Governo di Pechino la scorsa stagione ha fissato il contingente di importazione di riso a 5,32 milioni di tonnellate. Nei primi 5 mesi del 2013 sono state importate 1,135 milioni di tonnellate dal Vietnam, del valore di 472,4 milioni di dollari, in aumento rispettivamente del 27,8% e del 24,1% rispetto a un anno prima. La Cina è oggi il più grande consumatore di riso vietnamita, spiega sempre Agrisole, con una quota del 36,4% (seguono Filippine, Malesia, Singapore e Costa d’Avorio). Nei primi sei mesi di quest’anno il Vietnam ha spedito quasi 4,2 milioni di tonnellate all’estero, incassando quasi 1,9 miliardi di $, e il suo obiettivo è arrivare a circa 7,5 milioni di tonnellate, soprattutto grazie agli acquisti del vicino cinese. (16.11.13)
I GIOVANI AMPLIANO LE AZIENDE
In Piemonte si è appena chiuso il bando del Psr 2014-2022 /6.1.1, contributo a fondo perduto per l’insediamento dei giovani agricoltori