Nella riunione tecnica tenutasi nelle scorse settimane a Novarello, Sa.Pi.Se ha presentato due partner storici, Balzaretti e Vipetrol, e due ditte innovative in due rami diversi della fertilizzazione, Organazoto e Belor Toscana. Quest’ultime sono intervenute nel corso del convegno per presentare i propri prodotti. Pietro Pizzo, sales manager di Organazoto, ha parlato dei fertilizzanti organici, organo minerali ed ammendanti adottabili in agricoltura biologica. Si tratta di prodotti realizzati utilizzando i sottoprodotti delle pelli sottoposte al processo di concia, attraverso idrolisi di proteine animali (le più complesse e ricche di tutti gli amminoacidi). Da esse si ottengono matrici organiche che, tal quali o formulate con sostanze minerali, oltre essere fonte di N Organico a lenta cessione naturale, combattono la stanchezza del terreno rigenerando velocemente la microflora, favorendo la mineralizzazione della sostanza organica e riducendo la lisciviazione dei nutrienti. Nonostante l’origine del prodotto, va sottolineato che tutti i formulati si distinguono per la bassa umidità contenuta ( la più bassa sul mercato tra i concimi organici, non oltre il 10%), l’assenza di cattivi odori e l’ottima conservabilità e stabilità nel tempo. Organazoto produce tutto ciò che commercializza e oltre il 95% dei formulati è realizzato con la tecnica della coestrusione fisica a basso diametro. Questo permette di ottenere micro pallet da 3/3,5 mm e di rendere la distribuzione in campo simile, per volumi ed uniformità, a quanto si ottiene con il granulo chimici. Il prodotto finale, inoltre, si presta facilmente alla distribuzione ed è maggiormente stabile. I concimi organici proteici di Organazoto sono costituiti totalmente da proteine idrolizzate solide, aumentano la fertilità microbiologica del sistema suolo e contengono elevate quantità di N (fino al 14%) e C organico (fino all’80 %). La ditta ha prodotto anche ammendanti a lenta cessione attraverso l’utilizzo di NBPT (inibitore dell’ureasi). La maggiore efficacia dell’Azoto ureico stabilizzato con NBPT permette alle radici di avere a disposizione fino al 30% di N in più.
Ed è proprio grazie ad un inibitore dell’ureasi che Belor Toscana ha sviluppato l’innovativa linea AirTek, presentata da Elena Capobianco, tecnico e agente dell’azienda insieme al direttore commerciale Claudio Pennati. L’azoto ureico dei concimi Air Tek sono trattati con l’inibitore dell’ureasi Limus, prodotto e brevettato da Basf. Si tratta di uno dei più potenti inibitori dell’ureasi esistenti al mondo, sia in termini di efficacia che di stabilità della formulazione all’interno del saccone. I prodotti della linea Air Tek sono il 40% più efficaci di qualsiasi altro inibitore dell’ureasi presente attualmente sul mercato. Il Limus permette di andare a bloccare i diversi siti di attacco dell’ureasi, impedendole fisicamente di legarsi all’urea, quest’ultima resterà inalterata per molto più tempo. Il processo di trasformazione dell’urea trattata con Limus in azoto ammoniacale risulta molto più lento, riducendone le perdite per volatilizzazione di ammoniaca. Gli effetti benefici sono notevoli: le perdite d’azoto in seguito alla distribuzione arrivano a ridursi fino al 95%, dimostrandosi utili sia dal punto di vista ecologico, riducendo l’inquinamento si combatte indirettamente l’aumento di acidificazione dei suoli e la perdita di biodiversità, che economico, attuando un utilizzo più efficiente delle unità fertilizzanti distribuite. Belor Toscana, inoltre, unisce all’utilizzo di questo prodotto un’ottima qualità delle materie prime (N, P, K) utilizzate, selezionate su scala mondiale, trasportate e stoccate utilizzando macchinari innovativi, che permettono di evitarne qualsiasi alterazione e contaminazione. Il processo di produzione del granulo inibito, viene fatta con macchinare all’avanguardia, permettendone una facile distribuzione (il prodotto è secco e non unto come altri concimi inibiti) ed una persistenza maggiore dell’inibitore. I prodotti Air Tek hanno infatti una stabilità di formulazione dell’inibitore che garantisce un prodotto inalterato nel saccone per almeno un anno dalla sua produzione. Autore: Ezio Bosso