Per l’assessore lombardo Gianni Fava il nuovo PSR della Lombardia deve partire al più presto. C’era molta attesa su questo argomento all’inaugurazione della nuova sede e dell’ anno accademico della Società Agraria di Lombardia, ieri a Milano, una delle più antiche e prestigiose accademie di agricoltura italiane. Sollecitato dal presidente Ettore Cantù (a destra nella foto grande, con l’assessore Fava a sinistra), che ha ricordato le radici liberali e cristiane della Società Agraria, la sua tradizione culturale fatta di oltre 153 anni di storia (l’accademia lombarda è stata fondata nel 1861), ma anche l’attenzione costante all’ innovazione, alle tematiche del presente e del futuro ed alle nuove tecnologie, l’assessore Fava, ospite d’onore, ha dedicato gran parte del suo intervento ai temi caldi della nuova PAC (che “ci lascia molto perplessi , in virtù di un disimpegno ormai evidente dell’Europa verso il tema agricolo”) e dell’ attesissimo nuovo PSR. Un piano che la Lombardia ha presentato a Bruxelles nei tempi corretti, anzi con leggero anticipo sulla scadenza del 22 Luglio 2014 (altre Regioni ci starebbero ancora lavorando). Che ha dovuto parzialmente modificare per attivare la misura relativa alla “banda larga” (cui saranno destinati 48,5 milioni di euro “sottratti” alle misure destinate alle aziende agricole), come richiesto dall’ UE. Che secondo lo stesso Fava il MIPAAF vorrebbe ulteriormente cambiare per trovare risorse da destinare alla filiera del vitello a carne bianca (“se questo non comporta la ripresa di tutta la trafila un accordo si può trovare” ha detto l’ assessore). Ma che qualcuno, non si capisce bene a che livello, vorrebbe avviare “per sicurezza” dopo l’ approvazione del nuovo bilancio UE, prevista per il prossimo Giugno. Cioè troppo tardi per avviare alcune misure a valere dal 2015, come le agroambientali. Su questo punto Fava ha ribadito l’intenzione di Regione Lombardia di attivare i bandi delle agroambientali (e forse di qualche misura strutturale, stando alle parole dell’ assessore) entro fine aprile, in modo da poter presentare le domande al 15 Maggio 2015 e non “perdere l’ anno”. Fava ha precisato che in questo caso bandi e domande sarebbero aperti “subordinando l’ erogazione del contributo all’ effettiva approvazione del PSR”. Un’ ipotesi che Riso Italiano aveva anticipato proprio pochi giorni fa (http://www.risoitaliano.eu/psr-nebbia-in-val-padana/) e che a questo punto sembra prendere sempre più corpo. Un intervento comprensibilmente coronato da interesse da parte dei soci della Società Agraria di Lombardia, che è uno dei sodalizi più importanti del settore ed opera dal 1861. Da essa – vogliamo ricordarlo – originano molte attività di studio e di formazione agraria in Lombardia, tra cui la stessa Facoltà di Agraria dell’ Università di Milano. Attualmente svolge attività di studio e divulgazione su varie tematiche di carattere storico, economico e tecnico, guardando sia alle “tradizioni” che all’ innovazione ed al progresso tecnologico del settore agricolo. In particolare in colllaborazione con il Museo lombardo di storia dell’ agricoltura e l’Accademia dei Georgofili cura giornate di studio tematiche dedicate ad uno specifico settore produttivo. Nel 2014 è stata la volta del riso, al centro di un “Seminario Riso” svoltosi a S. Angelo Lodigiano il 21 Marzo scorso (chi fosse interessato agli atti può mandare una mail a info@agrarialombardia.it) (05.02.15)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.