RISORSE
Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse disponibili ammontano a 1.500 milioni di euro sono così ripartite:
- 1.200 milioni di euro per la realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria;
- 150 milioni di euro per la realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli;
- 150 milioni di euro per la realizzazione degli interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e alle altre imprese.
Il 40 % delle predette risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Qualora tali risorse non dovessero essere impiegate, in tutto o in parte, le stesse saranno destinate a coprire il fabbisogno di progetti da realizzare nelle altre Regioni
Il target “M2C1-4” prevede che entro il 31/12/2022 vengano identificati progetti e relative risorse finanziarie per il 30% delle risorse disponibili.
NATURA DEGLI INTERVENTI E BENEFICIARI
Sarà possibile realizzare/potenziare un impianto fotovoltaico (da 6 a 500 kWp fino ad un massimo di € 1500/kWp di spesa) sulle coperture di fabbricati esistenti strumentali all’attività agricola. Sono compresi serre già esistenti e fabbricati destinati all’attività agrituristica che siano nella disponibilità del Soggetto Beneficiario. Ciò è possibile solo quando c’è il riconoscimento di ruralità fiscale oppure con categoria catastale D/10.
La strumentalità effettiva del fabbricato e/o della serra dovrà essere attestata tramite opportune evidenze documentali, ovvero da una relazione tecnica descrittiva.
Sarà contestualmente possibile acquistare sistemi di accumulo (massimo 1.000,00 €/kWh e 50.000,00 € di spesa), realizzare colonnine di ricarica per la mobilità sostenibile (da 1.500,00 a 15,000,00 € e con potenza non superiore a 22 kW) e realizzare interventi complementari (massimo € 700/kWp) quali la rimozione e smaltimento di amianto, l’isolamento termico del tetto e sistemi di aerazione.
FOCUS SULLE AZIENDE AGRICOLE
Nel caso di aziende afferenti alla produzione primaria e trasformazione prodotti agricoli in altri prodotti agricoli è previsto un regime di cessione parziale/autoconsumo ed un contributo pari al 40% (elevabile al 60% in caso di giovani agricoltori).
Nel caso di aziende afferenti alla trasformazione prodotti agricoli in non agricoli e altre aziende non è previsto autoconsumo. Qui, la percentuale spettante è pari al 30% (elevabile al 50% in caso di piccole imprese).
- la titolarità per presentare la domanda;
- la disponibilità dei fabbricati su cui realizza gli interventi e sostiene le spese;
- il titolo autorizzativo per la realizzazione;
- l’esercizio dell’impianto dovrà essere firmatario del Regolamento di Esercizio.
ITER DELLE DOMANDE
Le domande/proposte inerenti il primo bando, compresa la documentazione prevista, dovranno essere presentate previa registrazione su https://areaclienti.gse.it/ e tramite la Piattaforma informatica predisposta dal soggetto attuatore GSE all’indirizzo www.gse.it a decorrere dalle ore 12 del 27 settembre 2022 e fino alle ore 12 del 27 ottobre 2022.
I lavori per la realizzazione degli interventi dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della Proposta. Tutte le spese saranno ammissibili solo a partire dal giorno di presentazione della Proposta. In caso di ammissione della domanda, GSE provvederà a redigere gli elenchi dei Beneficiari. Gli elenchi verranno pubblicati sul proprio sito web e sul sito internet del Ministero.
FASE 1 E FASE 2
Entro 30 giorni dall’inizio dell’intervento, o comunque a partire dalla disponibilità di specifiche funzionalità sul portale GSE, occorrerà inviare la comunicazione di inizio lavori (Fase 1) e, contestualmente, l’eventuale richiesta di anticipazione.
I Soggetti Beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi (fase 2) entro 60 giorni dalla conclusione degli stessi e comunque entro 18 mesi dalla data di riconoscimento della concessione, salvo richiesta di proroga opportunamente motivata.
Il Ministero, anche per il tramite del GSE, si riserva di effettuare controlli e ispezioni in ogni fase del progetto e la verifica del mantenimento in efficienza e in esercizio degli interventi realizzati per almeno i 5 anni successivi alla data di erogazione a saldo del contributo.