FALLITO IL COMPROMESSO TEA
Resta sospeso in Europa il dossier relativo alle Tea: è fallito l’estremo tentativo attivo della presidenza belga di far avanzare la normativa per le piante costituite con le nuove biotecnologie note con l’acronimo Ngt in Europa, Tea in Italia. Il nuovo testo di compromesso preparato dai belgi era approvato a livello tecnico ma è stato ritirato prima che potesse essere discusso nella data prevista del 26 giugno per mancanza di maggioranza politica.
MANCA MAGGIORANZA POLITICA PER LE TEA
Secondo un documento del Consiglio dell’Unione, la presidenza ungherese in carica dal 1° luglio sembra intenzionata a non fare progressi su questo tema. Tema che probabilmente resterà fermo fino alla fine di dicembre. A gennaio del prossimo anno sarà la volta della nuova presidenza, quella polacca. Quest’ultima ha già dichiarato di aver bisogno di tempo per valutarlo: è stato in effetti proprio il governo polacco a chiedere più tempo e a bloccarne il testo. Nel frattempo il brusone continua ad essere un grande problema nelle risaie spagnole, oltre che italiane.
L’elenco dei prodotti fitosanitari autorizzati dall’Ue per combattere questa malattia si riduce sempre di più e questo mette in pericolo la coltivazione della varietà Bomba, prodotta nel Delta dell’Ebro e nella zona di Pals. L’agronomo Marc Fontquerna conferma che è una missione quasi impossibile, è persino difficile trovare i semi . La “soluzione” a questo problema potrebbe essere un riso Bomba geneticamente modificato resistente alla pyricularia che hanno sviluppato Agrotecnio e l’UdL e ora l’Ue sta studiando la possibilità di poterlo produrre.
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FOCUS SULLA TOLLERANZA A BRUSONE
Il riso sviluppato a Lleida è modificato geneticamente, con una tecnica che consiste nel disattivare alcuni geni della pianta che la pyricularia ha bisogno di identificare per infettarla. In questo modo, il fungo non la riconosce e non può invaderla.Il brusone è infatti uno dei principali problemi dei produttori catalani, insieme alle erbe infestanti e ai parassiti, aggiunge Fontquerna, agronomo e tecnico dell’Agrupación de Defensa Vegetal (ADV) del Arroz de Pals. Da quando in Europa è vietato il triciclazolo, la sostanza attiva più efficace contro la diabrotica del riso, la risicoltura è considerata una missione quasi impossibile. E il problema aggiuntivo, dice, è che il riso Bomba non viene prodotto da nessun’altra parte, poiché al di fuori della Spagna il mercato richiede principalmente riso a grana lunga.
Fontquerna aggiunge che si tratta di una situazione insostenibile e che una soluzione c’è, ma non è consentita, facendo riferimento alle normative europee che vietano la coltivazione di varietà transgeniche e geneticamente modificate.
OGM VIETATI IN EUROPA
In Europa non si può produrre riso transgenico, ma si possono importare Ogm e l’agronomo afferma che questo vada contro ogni logica. Aggiunge che il futuro dell’agricoltura risiede nel miglioramento della genetica delle sementi, che ridurrebbe drasticamente i costi di produzione e le emissioni di CO2 perché si utilizzerebbe meno carburante, non essendo necessario entrare nelle risaie per effettuare trattamenti con erbicidi e pesticidi. L’Unione Europea sta infatti studiando la promozione di prodotti ottenuti con le Nuove Tecniche Genomiche (Ngt, Tea in Italia).
PIANTE TEA COME OGM PER LA NORMATIVA EUROPEA DI OGGI
Per il momento, le piante Tea sono soggette alle stesse normative delle piante transgeniche perché l’Europa, a differenza di Stati Uniti e Canada, regolamenta il processo – quando il gene viene introdotto – e non il prodotto finale – quando il gene viene rimosso. In questo senso, la ricercatrice del progetto sul riso resistente e docente di biotecnologia all’Università di Lleida, Teresa Capell, chiede un coinvolgimento politico affinché l’Unione Europea smetta di catalogare le piante Tea come transgeniche e ne permetta la produzione e la commercializzazione. LEGGI L’ARTICOLO.