Stanno iniziando le operazioni di vendita del riso in Estremadura e come negli anni scorsi, emerge un accordo tra i maggiori quattro acquirenti che operano nella Regione per contenere i prezzi del riso. Un modo sono le dichiarazioni dei tecnici secondo cui quest’anno la qualità del riso dell’Estremadura è inferiore rispetto agli anni precedenti a causa dell’attacco di parassiti, dichiarazioni considerate false dal settore agricolo, perché a causa del clima di questa estate, gli attacchi del parassita sono stati decisamente contenuti. Lo rivela l’Union Estremadura, che difende gli interessi degli agricoltori e secondo cui le prospettive di prezzo per questo prodotto in Estremadura sono comunque positive: la produzione di riso si è ridotta di oltre il 15% in Spagna negli ultimi 8 anni, passando da 927.800 tonnellate a 788.421 previste per la campagna in corso. La disponibilità delle forniture di acqua per l’irrigazione in Andalusia, esclusivamente per approvvigionamento della popolazione: ci sono riserve idrauliche di 2.880 hm3, al 35,5% della capacità totale. L’area dell’Andalusia è compresa tra il 40.191 e il 37% dell’area complessiva spagnola. La riserva idrica dell’Aragona si trova in una situazione simile a quella dell’Andalusia. Gli attuali indicatori di prezzo pubblicati dal Ministero dell’Agricoltura per questa settimana sono di 304 euro per il riso japonica e di 305 per gli indica, ma dopo aver analizzato le circostanze sopra esposte, La Unión Extremadura stima che il prezzo del riso possa raggiungere nei primi giorni di gennaio 320 euro la tonnellata e un aumento costante durante la prossima campagna, grazie alla qualità del prodotto e alle prospettive di una drastica riduzione delle produzioni nella prossima stagione.
IL RISO E’ SOST
Presentati i risultati della sperimentazione Risosost