Risolto il giallo del bando dislessico: servono (almeno) duecentomila e non duecentoventimila euro per concorrere al bando per la fornitura di riso all’Expo. Letto l’articolo di Risoitaliano, la direzione Marketing di Padiglione Italia precisa che «tale imprecisione (dovuta ad un banale errore materiale) è stata prontamente corretta in data 8 agosto nella sessione Q&A dedicata al bando, nella quale si specifica quale sia la cifra corretta, quindi immediatamente dopo la pubblicazione del bando». Verbalmente, la dirigente responsabile precisa anche che «questa correzione è valida a tutti gli effetti del testo unico sugli appalti», quindi non esiste nessun rischio di invalidità del bando. La puntualizzazione segue l’articolo pubblicato poche ore fa da Risoitaliano (http://www.risoitaliano.eu/expo-il-bando-e-sbagliato/) e sottolinea che il bando per la fornitura e la vendita in esclusiva di riso per tutta la durata della kermesse, cioè dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, «non è di Expo Spa, bensì di Padiglione Italia» e pertanto «l’esclusività del riso è limitata ai confini del Padiglione italiano di Expo» e non a tutta la manifestazione. Comunque, la responsabile del Padiglione Italia si dichiara «lieta di avere appreso per mezzo del suo articolo che il dottor Carrà (il presidente dell’Ente Risi; ndr) considera questo bando un utile veicolo per affermare l’eccellenza del riso italiano e per far conoscere a milioni di visitatori tutte le eccellenti ricette che esso permette ed e’ proprio questo lo spirito con il quale Padiglione Italia di Expo2015 (e non Expo) lo ha lanciato». Per scaricare la precisazione emessa da Padiglione Italia cercare “Risposte ai quesiti” in http://www.rfp.expo2015.org/padiglione-italia/avvisi-in-corso (19.08.14)
L’ACQUA DI OVEST SESIA NON COSTERÀ DI PIÙ
L’approvazione del bilancio di assestamento e il bilancio di previsione senza alcun aumento della tariffa sull’acqua.