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EUROPA IN DIFESA DELLA BIODIVERSITÀ

da | 27 Dic 2019 | Internazionale

Il Consiglio europeo, nell’ultima riunione dell’anno, conferma che l’Unione Europea e i suoi Stati membri intensificheranno gli sforzi per arrestare la perdita di biodiversità e ripristinare gli ecosistemi. Le conclusioni forniscono orientamenti politici per i lavori verso un quadro globale per la biodiversità post 2020. Il Consiglio invita inoltre la Commissione a sviluppare senza indugio una strategia ambiziosa, realistica e coerente per la biodiversità dell’Ue del 2030, quale elemento centrale del Green Deal europeo. Alcune delle aree in cui è protetta la biodiversità comprendono la superficie risicola, dove le terre umide possono ospitare migliaia di animali e varietà vegetali differenti.

Gli Stati membri sottolineano all’unanimità la necessità di un’azione globale urgente a tutti i livelli per arrestare la perdita di biodiversità. Il Consiglio prende atto con grave preoccupazione dello stato allarmante dell’ambiente, con circa un milione di specie a rischio di estinzione e le gravi implicazioni del cambiamento climatico, che non si ferma. Il Consiglio sottolinea l’importanza per l’Ue e i suoi Stati membri di sviluppare e adottare strategie e piani d’azione nazionalli per la biodiversità per raggiungere il quadro globale della biodiversità post 2020.

Il Consiglio si impegna a dare l’esempio e a fornire un valido contributo all’adozione di un ambizioso e realistico quadro globale sulla biodiversità post 2020 per arrestare la perdita e ripristinare la biodiversità entro il 2030. Si impegna inoltre a integrare la biodiversità in tutte le pertinenti politiche dell’Ue come la nuova politica agricola comune (Pac). Gli Stati membri sottolineano all’unanimità la necessità di eliminare i sussidi dannosi per la biodiversità e di rafforzare la revisione dell’attuazione e della responsabilità delle politiche, azioni e impegni della natura e della biodiversità, con l’obiettivo di intensificare le azioni a tutti i livelli. Inoltre, il Consiglio chiede l’integrazione completa, efficace e coerente della biodiversità nella progettazione e attuazione del quadro finanziario pluriennale dell’Ue 2021-2027, nonché nelle politiche future come la politica comune della pesca e l’azione dell’economia circolare Piano. Gli Stati membri accelereranno la transizione verso un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, sicura, circolare e neutrale dal punto di vista climatico, che protegga e ripristini anche la biodiversità e i servizi ecosistemici. Gli Stati membri sottolineano l’importanza di rendere i flussi finanziari nazionali e internazionali, anche negli appalti pubblici, coerenti con il quadro globale sulla biodiversità post 2020. Il Consiglio tornerà su questo tema al fine di adottare un mandato per la posizione dell’UE nei negoziati alla conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità nell’ottobre 2020 a Kunming, in Cina. La conferenza dovrebbe arrivare a individuare un quadro globale sulla biodiversità post 2020. Autore: Simona Marchetti
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