Il Governo Italiano recentemente ha autorizzato la sperimentazione delle TEA anche in pieno campo, ma solo fino al 31/12/2024, sperando che la UE le nel frattempo le liberalizzi. Succederà? In questi giorni è trapelata una bozza per regolamentare le TEA, in inglese New Genome Techniques, che dovrebbe essere presentata il 5 luglio prossimo. Per chi ha pazienza e tempo di leggere le 66 pagine in inglese le scarichi qui: EU_draftproposal_NGT
Cosa si fa tramite le TEA? Si modifica il DNA delle piante con un metodo simile al “taglia e incolla” sui testi di Word, senza spostare geni da una specie all’altra, Alcuni vengono spenti, altri attivati o spostati all’interno delle cellule riproduttive, fatto che avviene normalmente in natura, o durante incroci tra le varietà della stessa specie. La differenza è che con il miglioramento tradizionale si creano moltissimi incroci e poi, se si è fortunati, si sceglie il risultato migliore; con le TEA, conoscendo il sequenziamento e le attività di ciascun gene, si raggiungono i risultati già quando si modifica il DNA. Si riducono i tempi della produzione delle sementi per il mercato rispetto agli incroci tradizionali, ma rimangono i tempi necessari alla riproduzione di quantità commerciali. Parliamo di sementi elette, trascurando le varietà “antiche”, iscritte ad un registro non ENSE, riprodotte senza rispettarne le leggi.
TEA E RISICOLTURA
I risicoltori godranno dei frutti dell’applicazione delle TEA? Probabilmente per la resistenza al brusone, ma tra le righe della bozza compare, ben nascosto, un inghippo riguardante gli erbicidi: le eventuali nuove varietà che tollerano erbicidi specifici sembrerebbero vietate. Autore: Giuseppe Sarasso (SCARICA TUTTO L’ARTICOLO: LA SCIENZA GENETICA.
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