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CI SARANNO PIU’ ETTARI 

da | 16 Mar 2025 | NEWS

ettari
Negli scorsi giorni abbiamo pubblicato i dati resi noti da Ente Nazionale Risi e da Corteva (sulla base del lavoro svolto da AGREvolution s.r.l.) riguardo i sondaggi sulle intenzioni di semina dei risicoltori per il 2025. I dati dei due sondaggi risultano significativamente differenti in alcune parti. Ricordiamo che questi sondaggi vengono effettuati e diffusi per “orientare” le scelte dei risicoltori, in modo da non coltivare quantità eccessive di un tipo di riso rispetto alle normali richieste di mercato; quindi, se funzionano, non vi sarà mai un riscontro con le effettive semine. In altre parole, non hanno un valore statistico ma predittivo e sono presentati agli agricoltori affinché analizzino con attenzione le rilevazioni e si regolino di conseguenza, secondo il proprio interesse aziendale. (I risultati generali del sondaggio e quelli divisi per gruppi)

PIU’ ETTARI A RISO?

Per prima cosa bisogna considerare che entrambi gli elaborati sono stati svolti intervistando risicoltori che hanno coltivato lo scorso anno e quindi dal sondaggio risultano escluse le aziende che inizieranno a coltivare riso nel 2025. L’impressione è che (a causa dell’andamento di mercato delle colture concorrenti al riso) nel 2025 i “nuovi risicoltori” avranno un peso rilevante, spostando le rilevazioni fatte. Soprattutto in Lombardia, dove la coltivazione del riso è spesso presente insieme ad altre nella stessa azienda, è presumibile che l’influenza sarà maggiore dello scorso anno.
Pertanto l’aumento di superficie a riso indicato da entrambi i sondaggi potrebbe essere più rilevante di quanto si pensi. Altra incognita è la disponibilità idrica. Se non sarà disponibile acqua di irrigazione è logico che possa esserci una certa influenza sulle decisioni dei risicoltori anche se, a mio avviso, sembra un caso improbabile. Le coltivazioni alternative sono troppo poco remunerative e questo potrebbe spingere gli agricoltori a “rischiare” comunque. Vediamo però di mettere a confronto le due rilevazioni.

TONDI

Per quanto riguarda il gruppo dei risi a granello Tondo vi è concordanza tra le due rilevazioni indicando in entrambi i casi un calo di superficie di circa l’7-8%. Sembrerebbe ragionevole anche in considerazione del raccolto “non brillantissimo” di questi tipi di risi nel 2024.

LUNGHI

I due sondaggi sembrano notevolmente diversi (Corteva indica un calo del 2% mentre Ente Risi indica un aumento del 2 %). In entrambi i casi le conseguenze sono minime in quanto questi tipi di riso sono fortemente influenzati dalle importazioni e quindi uno spostamento della produzione italiana incide poco sul mercato. Purtroppo non riusciremo mai a coprire le richieste per questo tipo di riso senza le importazioni.

RIBE

In questo caso i due sondaggi concordano con un calo del 13-15% della superficie investita. La cosa appare logica se pensiamo all’andamento della collocazione sul mercato di questi tipi di riso sino ad ora e alla non disponibilità di semente della varietà maggiormente coltivata di questo gruppo per le prossime semine.

ROMA

Corteva indica un aumento del 50% mentre Ente Risi indica un calo del’11%. La cosa può essere spiegata dal fatto che alcune varietà con questo tipo di granello hanno una collocazione “discussa”: per alcuni certe varietà rientrano nel gruppo Roma per altri no, spiegando questi dati contrastanti.

BALDO

Per Corteva risulterebbe un aumento del 35% mentre per l’Ente del 61%. Anche in questo caso potrebbe trattarsi di una diversa valutazione di alcune varietà. Tuttavia, anche in considerazione del buon raccolto 2024 e della presenza sul mercato di proposte per contratti di coltivazione, l’aumento di superficie appare probabile.

ARBORIO

Per Corteva sarebbe stabile, mentre l’Ente indica un aumento del 15% circa. Dato l’andamento di mercato e il probabile aumento di superficie nelle aree del pavese e del milanese una stabilità delle semine sembra difficile. Tuttavia una possibile spiegazione si potrebbe trovare nel gruppo Lunghi A Varie (Che Ente Risi ingloba con i medi) che vede per entrambi un aumento (+65% per Corteva e + 9% circa per l’Ente). In questo gruppo confluiscono i tipi di riso appena entrati in coltivazione e investiti su aree limitate. Quest’anno però entrano in coltivazione diverse nuove varietà che potrebbero andare a sostituire quelle tradizionalmente ricadenti nel gruppo come coltivazione, ma che coprono lo stesso mercato.

CARNAROLI

Entrambi i sondaggi indicano il gruppo in crescita (+ 10% Corteva – + 3 % circa per l’Ente). I dati appaio verosimili stante le considerazioni fatte per il gruppo Arborio (buon andamento del mercato, aumento di superficie in aree vocate), tuttavia in questo caso bisognerà fare i conti con la disponibilità di semente.

S.ANDREA

I due sondaggi appaiono molto differenti. (Corteva – meno 15% – Ente +52%). Il mercato dei risi con questo tipo di granello è stato molto premiato nel 2024 e quindi appare difficile pensare ad un calo di superficie, anche grazie ai contratti di coltivazione di cui si sente parlare, tuttavia anche per questo gruppo bisognerà fare i conti con la disponibilità di semente che contrasta con la probabilità di un aumento della coltivazione.

VIALONE NANO

Sia Corteva che Ente Risi indicano una sostanziale stabilità o un lieve aumento della superficie. La collocazione del prodotto 2024 è stata molto buona con i prezzi più alti realizzati sul mercato fra tutti i tipi di risi. Tuttavia la produzione è stata ridotta a causa dei numerosi problemi ambientali e di malattie fungine e questo potrebbe spingere alcune aziende a cambiare varietà. Inoltre bisogna considerare l’introduzione in commercio di alcuni nuovi risi similari al Vialone Nano che sicuramente andranno ad influire sulle superficie coltivata.

PIGMENTATI

L’Ente non comunica questo dato facendoli ricadere nel gruppo merceologico a cui appartiene il granello lavorato indipendentemente dalla colorazione. Tuttavia la rilevazione Corteva di un calo di superficie sembra corretta. La maggior parte delle coltivazione avviene tramite “contratto di coltivazione” influenzando comunque in modo marginale il mercato.

MEDIO

Come già ricordato l’Ente li accomuna ai risi Varie Lunghi A, mentre Corteva li indica in lieve aumento. La cosa appare verosimile in quanto alcune varietà di questo tipo vengono coltivate su rilevanti superfici a causa della tecnologia di diserbo che consentono e non per una reale richiesta di mercato. E’ logico attendersi che questo possa essere possibile su superfici ristrette e che quindi un piccola variazione sia verosimile.

CONCLUSIONI

In conclusione se si confermeranno i dati raccolti e faccio mie le dichiarazioni di un risicoltore che qualche gionro fa commentava i dati emersi dai sondaggi: «Se dobbiamo azzardare previsioni sull’andamento di mercato del prossimo anno non essendo indovini e ipotizzando un clima favorevole, si può pensare ad una revisione al ribasso per le varietà “da interno” ed un apprezzamento per i tondi. Tutta da valutare in attesa di capire di più sui dazi all’importazione (vedi decisioni del Presidente americano) la possibile collocazione sul mercato per i gruppi con granello Lungo B e Ribe». Autore: Franco Sciorati
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