Torniamo ad aggiornarvi sulla conferenza dell’8 marzo “La Pac post 2020, evoluzione e nuove prospettive – Focus: quale futuro per il riso?” promossa da Coldiretti Vercelli–Biella e Novara–Vco in webinar per affrontare il dibattito aperto in sede europea sull’etichettatura dei prodotti alimentari. Tra i relatori Paolo Magaraggia, responsabile delle relazioni con le Istituzioni UE Coldiretti Bruxelles: «Riguardo all’etichettatura, tutti gli emendamenti che abbiamo proposto sono stati recepiti dai parlamentari, dovranno essere votati e poi faranno parte del testo finale della Commissione Europea che produrrà le proposte legislative. In ogni caso l’etichettatura d’origine è un elemento che è stato messo in evidenza e verrà posto come fattore da trasferire al testo legislativo e da adottare in maniera definitiva sulla base del negoziato. La Commissione, per questo, ha da poco avviato una consultazione pubblica aperta che riguarda l’etichettatura del Paese di origine. Dovranno però proseguire l’iter legislativo e poi il processo negoziale tra Parlamento e consiglio. Purtroppo si incontrano ostacoli da parte dell’industria che privilegia un’etichettatura di tipo europeo per non mettere in evidenza il Paese membro in cui è stato prodotto il riso ma in particolare per nascondere la produzione importata. La nuova strategia commerciale dell’Unione Europea mira però ad una certa reciprocità: è fondamentale che l’origine sia indicata in etichetta, affinché il consumatore possa fare una scelta consapevole».
Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, commenta così il tema dell’etichettatura del riso: «Abbiamo una scadenza che assolutamente non dobbiamo mancare: il decreto interministeriale che regola l’etichettatura d’origine in Italia scadrà a dicembre 2021. Abbiamo già parlato con il ministro Patuanelli, per far sì che possa arrivare si possa arrivare all’etichettatura obbligatoria del riso a livello europeo. Nella strategia Farm to Fork è già scritto in modo chiaro che per il riso vale la pena approfondire l’opportunità della norma Europea sull’etichettatura, ma siamo all’inizio di un percorso che richiederà ancora tempo, quindi la garanzia di una prosecuzione del decreto interministeriale è un elemento fondamentale». Autore: Ezio Bosso