Tra i molti paradossi della presidenza Colli, recentemente commissariata dalle Regioni (leggi l’articolo), vi è il ricorso al Tar contro le delibere regionali di commissariamento. Paradossale per i tempi. Nel senso che, appena appreso del commissariamento e prima che il commissario Ettore Fanfani potesse assumere i propri poteri, il Cda del consorzio ha dato mandato agli avvocati Giovanni Frau e Giuseppe Ferrari di istruire il ricorso al tribunale amministrativo. Immaginate il commissario che, appena arrivato, si è reso conto di dover pagare una bella parcella ai legali per un ricorso contro se stesso.
RICORSO PRIMA DEL COMMISSARIAMENTO DI EST SESIA
Detto, fatto, la delibera è stata annullata con la prima ordinanza commissariale. L’atto riporta tanti dettagli interessanti, compresi i nomi degli “schieramenti” in campo, ma questi li lasceremo agli storici. Uno solo val la pena di ricordare: il presidente Colli ha incaricato gli avvocati di ricorrere contro le delibere regionali con una ordinanza del 20 dicembre, cioè dieci giorni prima delle delibere regionali di commissariamento. Segno che tutti sapevano tutto e forse molti, su un fronte e sull’altro, concordavano sulla necessità di un cambio di passo, come avevamo intuito ipotizzando – già il 26 novembre – una exit strategy dello stesso presidente Colli. Il paradosso ha però un valore simbolico: l’ultimo atto di Colli, nonché il primo del commissario (datato 17 gennaio) ruotano intorno all’ennesima causa giudiziaria, dopo le molte di questi anni che hanno sollevato non poche polemiche per l’impatto avuto sui conti dell’ente.
VALIDO SOLO IL RICORSO PERSONALE DI COLLI
Del resto, come ben sa ogni agricoltore, affidarsi agli avvocati nelle controversie di campagna riduce in mutande i contendenti. Per evitare di restarci, il commissario (nella foto) ha subito ordinato la revoca dei legali, tagliando le gambe al ricorso del Cda uscente contro le Regioni; non può evitare, invece, che faccia il suo corso il ricorso presentato personalmente dal presidente Colli e da alcuni consiglieri. Questa è la ragione per cui Fanfani si è chiuso in un assoluto silenzio fino al 4 febbraio, data in cui il Tar dovrebbe esprimersi. Solo allora il commissario potrà iniziare a lavorare per risanare il bilancio di Est Sesia.
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