Si avvicina l’assemblea dei delegati per il rinnovo dei vertici di Est Sesia e inizia il pressing dei sindacati che si contendono il controllo del consorzio da cui dipendono gli equilibri dell’associazione delle bonifiche piemontesi. Dopo il clamoroso Aventino della Coldiretti che minaccia di uscire dal Cda e di fare guerra aperta al consorzio, ecco la replica di Paola Battioli, (nella foto a destra), presidente dell’Unione agricoltori di Novara e VCO che ci manda una nota per ribadire “la stima e il totale apprezzamento per l’Associazione Irrigazione Est Sesia fondamentale per l’organizzazione del patrimonio irriguo piemontese e lombardo”
Confagricoltura rispedisce al mittente le accuse di Moncalvo e ricorda che il consorzio ha affrontato “nel tempo le sfide e i problemi di una gestione sempre più complessa . Dal riordino delle strutture destinate al riassetto idraulico e irriguo, all’attenzione della difesa del suolo, le sfide passano attraverso il riuso dell’acqua irrigua e la conservazione dell’ecosistema. I risultati ottenuti da Est Sesia sono sotto gli occhi di tutti in materia di valorizzazione del territorio agricolo e di efficienza: non hanno bisogno di commenti”.
Nessuna nuova governance, insomma, come chiede Coldiretti: “Gli ampliamenti del comprensorio e le modifiche delle regole statutarie che si sono succedute nel tempo – precisa Battioli – hanno creato un comprensorio interregionale che rappresenta un esempio di gestione integrata di zone idrografiche omogenee, a conferma che l’Associazione Irrigazione Est Sesia è una delle istituzioni storiche del settore e rappresenta un modello di riferimento per il riordino efficiente dei consorzi di Bonifica. L’augurio per il futuro è quello di poter conservare questo modello che permette agli utenti riuniti in consorzio di governare le funzioni irrigue attraverso il confronto, il dialogo e la consapevolezza del valore fondamentale della risorsa acqua”. Più che un augurio, un appello ai delegati di fede confagricola a serrare le fila all’assemblea di lunedì, dove sarà presentata la lista del nuovo consiglio (proposta dal cda uscente) che Coldiretti contesta.