LA SITUAZIONE DELL’EST SESIA
Quali zone servite dal vostro consorzio potrebbero andare in sofferenza e quando?
«Al momento, grazie alle recenti precipitazioni che hanno temporaneamente alleviato il lungo periodo siccitoso, l’Associazione sta erogando le portate necessarie a soddisfare tutte le richieste di acqua irrigua. Visti i preoccupanti scenari meteorologici presentati dalle ARPA Piemonte e Lombardia in occasione dell’ultimo Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell’Autorità distrettuale del fiume Po, che prevedono siccità fino a fine maggio, la situazione è però destinata a peggiorare rapidamente con riduzioni oltre il 50%».
Qual è la portata ottimale del periodo e quella attuale dei canali?
«L’Associazione, al momento, sta distribuendo complessivamente circa 70 m3/s, con un aumento di circa il 30% in più rispetto alla settimana scorsa. Ciò è possibile grazie alle precipitazioni dei giorni scorsi e all’innalzamento delle temperature. Temperature che hanno determinato lo scioglimento delle riserve nevose. La portata media del periodo della rete dei Canali Cavour è superiore ai 100 m3/s, con una portata ottimale intorno ai 120-130 m3/s».
INFRASTRUTTURE NECESSARIE
Quali opere dovrebbero essere finanziate per affrontare il problema nei prossimi anni?
«L’Associazione già da anni si sta adoperando per pianificare e progettare interventi di riforma e impermeabilizzazione di tratti di canale della propria rete. L’obiettivo è aumentarne la funzionalità e l’efficienza. Nel contempo si promuovono tutte le azioni necessarie alla pianificazione e progettazione di nuovi invasi. L’intento è lo stoccaggio dell’acqua nei periodi di abbondanza per utilizzarla nei momenti di maggior fabbisogno idrico, e all’utilizzo degli invasi esistenti in un’ottica di multifunzionalità».
PIANIFICAZIONE AGRONOMICA
Cosa cambierebbe se tutti seminassero in sommersione e non in asciutta?
«Qualora si ritornasse a praticare la semina del riso in sommersione, si ristabilirebbe il prezioso equilibrio tra acque superficiali e sotterranee che ha consentito da sempre un uso virtuoso della risorsa idrica nell’ampio sistema novarese -lomellino. Infatti, la sommersione primaverile delle risaie consente la ricarica delle falde e, quindi, la riproduzione nel tempo della risorsa idrica attraverso l’attivazione delle colature e l’alimentazione della fascia dei fontanili, che costituiscono un apporto fondamentale proprio nel periodo estivo di massima idroesigenza.
«Il prolungato periodo siccitoso ha caratterizzato l’inverno scorso e la primavera con una forte riduzione della riserva nevosa e dei volumi d’acqua immagazzinati nel lago Maggiore. Inoltre, le recenti precipitazione hanno solo temporaneamente sospeso il fenomeno. Gli scenari futuri che prevedono un lungo periodo caldo e secco, profilano una stagione irrigua. Stagione sulla quale l’apporto ridotto dei fontanili e delle colature avrà un impatto ancor più pesante sulle disponibilità idriche estive nei periodi concomitanti di maggior idroesigenza del riso e delle altre colture». Autore: Elettra Bandi.