Il governo ci ritenta. L’Italia non accetta il silenzio dell’Europa di fronte all’agonia della risicoltura e all’esplosione delle importazioni a dazio zero dalla Cambogia: così, dopo una prima richiesta che purtroppo è stata respinta al mittente, ecco partire da Roma la seconda “richiesta di adozione di misure di salvaguardia nei confronti dell’import di riso dalla Cambogia ai sensi dell’art. 22 del regolamento (UE) n.978/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo all’applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate”. Secondo fonti ben informate, l’attesissimo dossier bis dovrebbe partire per Bruxelles oggi o lunedì. Risoitaliano.eu è venuto in possesso dell’ultima versione – per capire che mole di lavoro sia stata compiuta si noti che siamo alla “quindicesima revisione”…– che rappresenta un corposo lavoro di analisi della risicoltura e dei problemi che stanno provocando le importazioni a dazio zero dalla Cambogia. Rispetto alle analisi contenute nel primo dossier, questo documento focalizza meglio l’origine del danno provocato dalle importazioni esenti da dazio al settore industriale e a quello agricolo, il tema dell’equilibrio idrogeologico e delle conseguenze prodotte dalla possibile diminuzione dell’ettarato italiano nonché il fatto che l’applicazione della direttiva Eba a questo settore non ha contribuito alla lotta contro la povertà perchè i prezzi all’origine e quindi i profitti dei risicoltori asiatici non sono affatto cresciuti e il vantaggio competitivo è ricaduto su altri stadi della filiera cambogiana. Questo dossier bis, tradotto in inglese dall’Ente Risi, sarà consegnato alla Commissione europea dal Mise, che in quest’operazione lavora gomito a gomito con il Mipaaf e l’Ente Risi. Per leggere il documento integrale clicca QUI (28.11.14)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.