Si è tenuto nei giorni scorsi il primo meeting del progetto Innovaweedrice – Tecniche innovative per il controllo delle infestanti in risaia, progetto finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del Psr, introdotto e moderato da Marco Romani, Dirigente Dipartimento Agronomia C.R.R. dell’Ente Nazionale Risi. Un progetto che ha come obbiettivo quello di fornire informazioni riguardo ai mezzi innovativi per il contenimento delle infestanti in risaia, di qualsiasi tipo essi siano, spaziando dalla lotta agronomica all’utilizzo di modelli matematici, con un grande occhio di riguardo per gli aspetti ecologici. Romani, dopo aver presentato i successivi interventi, ha spiegato che «il progetto è sostenuto attraverso i fondi disposti per l’operazione 1.2.01 “Progetti dimostrativi e azioni di informazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia. L’Ente Risi è responsabile del progetto, al quale partecipano anche le Università degli Studi di Torino e Padova, le azienda dimostrative saranno: Az. Agr. Pedrazzini e Az. Agr. Braggio Carnevale Miacca.
Uno dei temi affrontati sarà la contaminazione delle acque da fitofarmaci, conoscendo l’attività svolta da Arpa e le prescrizioni del Pan regionale Lombardo. Tra gli obbiettivi vi è quello di migliorare il controllo delle malerbe, sempre più complesso in risicoltura, e di rispettare le direttive della nuova Pac e le strategie comunitarie. Non si tratta di un progetto di ricerca ma di divulgazione di tecniche innovative e rispettose dal punto di vista ambientale. Sono state pianificate delle visite in campo per visionare i campi dimostrativi e ulteriori seminari tecnici come quello odierno, inoltre tutto il materiale, compresi dei video tutorial sulle tecniche, sarà disponibile sul sito dell’Ente. Tra le tecniche studiate vi sarà il controllo meccanico attraverso la strigliatura e la sarchiatura (per le quali si sta lavorando anche su miglioramenti negli strumenti meccanici collaborando con alcune case costruttrici) che valuteremo sia con la preparazione del suolo tradizionale (aratura + livella laser) sia con la minima lavorazione.
Nell’azienda Braggio verrà testata l’adozione di mappe di prescrizione, create con camere multispettrali utilizzando droni e satelliti, per l’applicazione degli agrofarmaci attraverso l’utilizzo di irroratrici capaci di diversificare la quantità dii prodotto utilizzato. Infine valuteremo l’efficacia della falsa semina in rapporto alla presenza di tutte le infestanti, in primis il Giavone, utilizzando modelli matematici previsionali con il supporto dell’Università di Padova. In sostanza il progetto si propone di migliorare i meccanismi di controllo delle malerbe in risicoltura, cogliendo le nuove opportunità e sfide che dovremo affrontare, con un approccio integrato in modo da ottenere ottimi risultati in modo sostenibile». Nei prossimi giorni illustreremo gli altri interventi. Autore: Ezio Bosso