E’ in corso a Bologna l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio, che si concluderà l’11 novembre nel quartiere fieristico e che è giunta alla 43ma edizione. Un evento che richiama espositori e visitatori da ogni parte del mondo. Siamo andati a visitarla per capire se il mondo dell’agromeccanica stia predisponendo soluzioni tecniche utili alla risicoltura.
La chiave del successo
Prima di tutto, però, s’impone una riflessione: dove nasce il successo di Eima? Dalla volontà delle industrie costruttrici di investire su questa fiera le migliori risorse in termini di tecnologia e di marketing, ma anche dalle scelte strategiche dell’ente organizzatore FederUnacoma, che ha puntato su specializzazione, internazionalità e consolidamento del rapporto con la città e l’ente fieristico di Bologna. Sono 1.950 le industrie costruttrici che espongono alla rassegna, delle quali circa 600 estere provenienti da 49 Paesi. Nei cinque giorni sono attese delegazioni ufficiali da 70 Paesi e visitatori da 150 Paesi (285 mila le presenze complessive nell’edizione del 2016), interessati a conoscere le più avanzate soluzioni tecnologiche per ogni tipo di lavorazione e per ogni modello di agricoltura.
Le novità dell’edizione 2018
La grande kermesse della meccanica agricola offre novità sul fronte espositivo, con il lancio di due nuovi Saloni tematici, ma si caratterizza anche per alcuni temi d’interesse sociale, in particolare la sicurezza sul lavoro e le opportunità occupazionali per i giovani. Le tecnologie digitali sono protagoniste ad Eima 2018, non soltanto per il varo del nuovo spazio tematico di EIMA Digital, dedicato ai sistemi elettronici e informatici di precisione, ai software per la meccanica agricola, alle centraline di controllo e ai droni agricoli, ma anche per le iniziative culturali, comprendenti convegni, conferenze e lezioni, in parte promosse anche dalle importanti case editrici di settore presenti alla rassegna.
Mercato in arretramento
Noi, analizzando gli argomenti di interesse risicolo abbiamo deciso di focalizzarci sulle macchine semoventi, trattori e mietitrebbie, per i quali dopo l’andamento positivo del 2017, in tutti i principali sbocchi commerciali, i primi nove mesi del 2018 tracciano una nuova mappa globale delle vendite. Secondo i dati forniti da Agrievolution, l’associazione che riunisce i costruttori dei principali Paesi produttori di macchinari agricoli, alla crescita significativa degli Stati Uniti (+8%) e dell’India (18%) si accompagna infatti l’arretramento in Europa (5%), con risultati disomogenei che derivano in parte dall’annata agricola e in parte dalla politica protezionistica dei dazi portata avanti da alcuni Paesi. L’Italia mantiene una posizione di leadership a livello mondiale, con un fatturato che a fine anno, includendo anche le attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde, dovrebbe raggiungere gli 11 miliardi, in linea con i livelli degli anni precedenti.
Obiettivo risicoltura: Kubota
Parlando nello specifico del settore risicolo abbiamo intervistato i principali marchi presenti sul mercato che hanno fornito la loro impressione, anche in funzione delle singole scelte di marketing aziendale, e la loro proposta commerciale. Iniziamo da Kubota, azienda giapponese per la quale ci parla Giambattista Baruffaldi, rivenditore di Oleggio (NO): «Dopo 9 anni di esperienza ritengo che la macchina che proponiamo sia la più competitiva in risaia, non stiamo subendo oscillazioni nelle vendite nonostante il calo dei guadagni dei risicoltori. Per le cilindrate adatte alla semina (intorno ai 100/110 cv) proponiamo un mezzo con un ottimo rapporto peso-potenza che conferisce l’agilità adatta in risaia. Vi è un limite solo nella dimensione delle ruotine di ferro che non possono superare 1,9 m di diametro, anche se chiaramente un affondamento che supera il metro rimane una situazione limite. I nuovi modelli qui in fiera fanno parte della serie MGX-IV che, per quanto riguarda la trasmissione sono proposti col cambio powershift a 8 rapporti e 3 gamme, in grado di offrire complessivamente 24 marce in avanti e altrettante in retro. Tra le varie funzioni, disponibile anche la gestione automatica dei rapporti all’interno di una medesima gamma. La nuova funzione sterzante ‘2RM Auto’ che lavora tramite sensori presenti sull’assale anteriore, disinserisce automaticamente la modalità 4RM mentre si esegue una curva per garantire un raggio di sterzata ottimale, avendo la massima cura del terreno e preservando gli pneumatici. Tra i principali upgrade rispetto alla precedente generazione, segnalo il potenziamento dell’impianto idraulico». Autore: Ezio Bosso (nelle prossime ore altri servizi dall’Eima)