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ECORICE FA IL BILANCIO

da | 22 Gen 2014 | NEWS, Riso in cucina

DSCN1502Tre anni di lavoro e 1,4 milioni di euro di stanziamenti, di cui una parte in arrivo dalla Comunità Europea. Sono i numeri di Ecorice, programma integrato per la riqualificazione ambientale e la gestione sostenibile dell’agroecosistema risicolo, realizzato nella provincia di Vercelli con cofinanziamento del fondo LIFE+. L’obiettivo del progetto – informa una nota degli organizzatori che pubblichiamo integralmente – è di favorire la convivenza tra i moderni sistemi di coltivazione del riso e la biodiversità locale, formata da tante specie di animali e varietà di piante, in alcuni casi molto rare, che il territorio del Vercellese ospita ancora. Con Ecorice è stato incrementato il numero e l’estensione delle aree naturali tipiche del nostro territorio, con una serie di interventi mirati come la riforestazione, la salvaguardia di specie autoctone forestali, la rinaturalizzazione di fontanili e canali irrigui, o la ricostruzione di zone umide. La pianura vercellese ospita ancora tante specie di animali come aironi, anfibi, piccoli mammiferi, libellule e farfalle, che da secoli trovano nelle risaie e nei boschi della provincia un luogo ideale per riprodursi, migrare e rifugiarsi. Ma i continui miglioramenti tecnologici e le nuove tecniche di coltivazione del riso possono costituire un sempre maggiore rischio per la biodiversità presente sul territorio, che dev’essere invece salvaguardata. Dal 1° settembre 2010 al 1° febbraio 2014 la Provincia di Vercelli, ente coordinatore, in collaborazione con il Parco Fluviale del Po e dell’Orba, Ente di gestione delle aree protette del Po e della Collina Torinese e Partecipanza dei boschi di Trino, ha realizzato una serie di interventi su 29 ettari di bosco; ha riqualificato, 1900 ml di canali irrigui, rinaturalizzato 8,3 ettari di stagni e fontanili, monitorato oltre 100 specie faunistiche nei nuovi habitat. Sono stati quindi raggiunti gli obiettivi prefissati, che consistevano nel miglioramento della gestione dei boschi alluvionali di pianura, la tutela in particolare delle colonie di aironi, l’incremento delle aree ad alto valore naturalistico. “In un momento in cui le Province sono continuamente prese di mira dalla politica nazionale – sottolinea il Presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti – fa piacere evidenziare che esiste una Provincia, qui in Piemonte, che è riuscita non solo a “portare a casa” importanti fondi europei, ma ha avuto la sensibilità di promuovere un progetto mirato a conservare e valorizzare il paesaggio di risaia. Ecorice ha l’intelligenza e la lungimiranza di guardare al mondo di risaia non solo come un’occasione di integrazione tra riso e storia, cultura, cucina e tradizione, ma anche con riferimento al suo legame profondo ed indissolubile con l’ambiente che lo circonda, garanzia della qualità dei prodotti”.

“Ecorice è un esempio di come si possa lavorare per incrementare il numero e l’estensione delle oasi naturali del territorio sempre più frammentate – continua Davide Gilardino, assessore provinciale all’Ambiente – e contemporaneamente rafforzare il legame tra la biodiversità e la moderna risicoltura. Il coinvolgimento di aziende agricole del territorio in progetti di marketing e sviluppo conferma ancora di più la bontà e la buona riuscita del progetto, portato avanti in questi tre anni con un serio lavoro di programmazione e utilizzo dei fondi a nostra disposizione”.

L’area in cui si è lavorato si estende dalla città di Vercelli fino alla sponda del fiume Po. I siti Natura 2000 interessati sono: le Risaie vercellesi, il Tratto vercellese e alessandrino del Po, l’Isolotto del Ritano (Dora Baltea) il Bosco della Partecipanza di Trino, le Paludi di San Genuario e di San Silvestro. Le specie di maggior valore conservazionistico, e di conseguenza maggiormente tutelate, sono alcune specie di alberi come l’ontano nero, l’olmo bianco e campestre, il frassino maggiore, il carpino bianco, il rovere subatlantico e quercia. Tra le specie animali che rientrano negli obiettivi di Ecorice c’è l’airone rosso, il tarabuso, la sgarza ciuffetto, la garzetta, il tritone crestato, la nittìcora e altri ancora.

Il progetto ha seguito precisi step, che vanno dall’acquisto di terreni da destinare alla ricostruzione di habitat, al rimboschimento di zone adibite in precedenza a risaia, fino alla messa a dimora di piante nelle zone a ridosso dei fiumi. Molti interventi sono stati realizzati su terreni di aziende agricole del Vercellese che hanno aderito a Ecorice, un piccolo gruppo di pionieri che hanno sperimentato soluzioni locali per la tutela della biodiversità con un occhio al futuro del territorio. Nella fase iniziale è stato creato un sito internet (www.ecorice.it), sono state coinvolte le scuole di tutta la provincia, creato un gioco didattico (ECORICE the game, scaricabile dal sito), organizzando diversi eventi e infine uno sportello aperto tre giorni alla settimana a cui i soggetti coinvolti potevano, e potranno in futuro, rivolgersi per informazioni.

L’adesione a questo progetto ha consentito agli enti partecipanti di aumentare l’efficacia della propria azione: destinando al progetto le proprie risorse finanziarie, principalmente fondi vincolati alla tutela ambientale e quota dei costi di personale coinvolto nella realizzazione delle azioni, si sono potuti attrarre sul territorio fondi Europei aggiuntivi per oltre € 700.000. Senza contare che in questi progetti si assume una linea strategica di ampia scala e condivisa da diversi partner e si lavora per il raggiungimento di priorità comunitarie.

Gli obiettivi raggiunti in questi tre anni di lavoro verranno illustrati nel convegno dal titolo «Le risaie del vercellese: i risultati del progetto Ecorice le prospettive future» che si terrà mercoledì 22 gennaio 2014 a partire dalle 9,30 al Palazzo Paleologo, in piazza Garibaldi, a Trino (VC). La giornata sarà suddivisa in due parti: la prima vedrà una serie di interventi da parte degli attori principali di Ecorice che spiegheranno in dettaglio la pianificazione, le azioni svolte e gli obiettivi portati a termine con il progetto. Nella seconda parte del convegno parleranno aziende agricole e enti locali che attualmente stanno svolgendo iniziative in sinergia con l’ambiente spiegandone benefici, opportunità e idee di sviluppo. Nella pausa pranzo è previsto un catering a cura degli studenti dell’istituto Alberghiero «S.Ronco» di Trino che prepareranno diversi menù con un denominatore comune: il riso.

“Il coinvolgimento dell’istituto alberghiero è importante e significa il rapporto e la collaborazione con gli enti territoriali – afferma il prof. Giovanni Marcianò Dirigente Scolastico dell’IISS”G.Ferraris” – che sono alla base di quella formazione professionale necessaria per inserire i nostri giovani, al termine del percorso formativo , nel mondo lavorativo con quelle competenze necessarie a soddisfare le necessità di un settore in continua evoluzione.” (Per scaricare il programma del convegno clicca qui) (19.01.14)

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