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ECO-SCHEMA A OSTACOLI

da | 22 Set 2021 | NEWS

Foto aerea della Lomellina_ Giotto droni

Nel percorso di riforma che condurrà all’eco-schema sul biologico il governo dovrà tenere presente il nodo amministrativo che attualmente limita l’accesso dei produttori di riso bio al Psr. Come sappiamo, esistono misure e sovvenzioni regionali per questa produzione, che però non vengono sfruttate dalle aziende bio. Spesso si è detto che dipende dall’idiosincrasia dei risicoltori biologici per i controlli: quelli di routine li fa l’ente certificatore, ma se si accede a un contributo pubblico si rischia la visita degli ispettori regionali se non quella dei Nas. In realtà, il maggior disincentivo è il tempo.

Non si accederebbe al Psr perché i paletti sono talmente vincolanti che non permettono di entrare: fare domanda per accedere alla misura bio comporta un’attesa di mesi, a fronte di una programmazione dei costi molto più contratta. In breve, l’azienda deve anticipare dei costi senza sapere se avrà i contributi e comunque non potrà cambiare metodo colturale per cinque anni, a prescindere dalla remuneratività assicurata dai prezzi del risone biologico. Infine, per accedere alla misura del Psr occorre che tutta l’azienda sia bio, ma è possibile solo per piccole aziende. Questi nodi potrebbero limitare fortemente anche l’accesso all’eco-schema in questione. Autore: Paolo Viana

UN FONDO PER LE TEA

UN FONDO PER LE TEA

il coordinamento che unisce 18 associazioni della filiera agroalimentare italiana, ha sottoscritto il Manifesto per la Promozione delle TEA.

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