Il 23 novembre il Consiglio europeo ha adottato una decisione relativa alla conclusione dell’accordo tra l’Unione europea (UE) e il governo della Repubblica popolare cinese sulla cooperazione e la protezione delle indicazioni geografiche (IG). Un elenco di 100 indicazioni geografiche europee agroalimentari, quali Queso Manchego, Champagne, Cava, Polska Wódka, Feta, Münchener Bier, Irish whiskey, Porto, Prosciutto di Parma e Ouzo, sarà legalmente protetto in Cina contro le imitazioni e l’uso improprio della denominazione di un prodotto.
Allo stesso modo, 100 prodotti cinesi, come ad esempio Pixian Dou Ban (Pasta di fagioli di Pixian), Anji Bai Cha (Tè bianco di Anji), Panjin Da Mi (Riso di Panjin) e Anqiu Da Jiang (Zenzero di Anqiu), saranno protetti nell’UE, garantendo così il rispetto reciproco del meglio delle due tradizioni agricole. Nella lista cinese sono incluse diverse varietà di riso e di vino di riso , mentre da parte dell’UE non è incluso nessun tipo di riso DOP o IGP.
Accordo tra UE e Cina: il commento di Peter Altmaier
Peter Altmaier, ministro federale tedesco dell’economia e presidente del Consiglio per il commercio, ha dichiarato: «È la prima volta che abbiamo firmato un accordo con la Cina per la protezione reciproca delle indicazioni geografiche. I prodotti europei saranno meglio protetti sul mercato cinese rispetto a prodotti simili che non hanno l’origine indicata da quell’indicazione geografica. Questo aiuterà le esportazioni europee verso la Cina e rafforzerà la loro posizione di mercato».
Dopo l’approvazione del Parlamento europeo dell’11 novembre 2020 e la decisione adottata dodici giorni dopo in Consiglio, l’accordo potrebbe entrare in vigore all’inizio del 2021. Entro quattro anni, il campo di applicazione dell’accordo si estenderà ad altre 175 indicazioni geografiche di entrambe le parti. L’accordo prevede anche un meccanismo per aggiungere successivamente altre denominazioni protette.
La cooperazione tra l’UE e la Cina nel settore delle indicazioni geografiche è iniziata nel 2006 ed è sfociata in un primo lotto di 10 prodotti protetti da ciascuna delle due parti sei anni dopo. Nel 2019, la Cina è stata la terza destinazione per i prodotti agroalimentari dell’UE, per un valore di 14,5 miliardi di euro. È anche la seconda destinazione per importanza per le esportazioni UE di prodotti protetti da indicazioni di protezione, che rappresentano il 9% in valore, tra cui vini, liquori e altri prodotti agroalimentari.(SCARICA L’ACCORDO)